Prima si viaggiava in coppia, alla ricerca di tramonti e scorci romantici da condividere con il fidanzato, poi, terminato l’idillio iniziale, si partiva zaino in spalla insieme all’amica del cuore, stile Thelma e Louise, ma con un finale più lieto.

Adesso, però, il vero trend, per le ragazze 2.0, è viaggiare da sole, senza nessuna compagnia, né maschile né femminile.
Se, inizialmente, questa decisione partiva da un’esigenza quasi forzata, ovvero per ovviare ad una singletudine un po’ scomoda in mezzo ad amiche tutte irrimediabilmente accoppiate, in seguito la vacanza in solitudine è diventata una necessità anche per chi ha un fidanzato, compagno, marito che dir si voglia.

Dopo aver accantonato per anni quel viaggio tanto desiderato, perché il partner non ne voleva sapere, tante donne si stanno “ribellando” e, valigia fatta, partono senza guardarsi indietro verso la meta tanto desiderata.
Non si tratta di una fuga, quanto, piuttosto, di un viaggio alla scoperta di luoghi sconosciuti ed incantati, che diventano ancora più magici se si ammirano a cuore aperto, in silenzio, in compagnia dei propri pensieri e delle proprie emozioni.

Anche se si tratta di una tendenza in aumento, c’è chi ancora si stupisce se una donna decide di partire senza compagnia. La si guarda con timore, preoccupazione e molti dubbi. Perché andarsene lasciando compagno, amiche, figli a casa?
Il motivo potrebbe essere lo stesso di quando ci si concede una serata fuori, senza le incombenze della cena e dell’accudimento dei figli: una boccata d’aria fresca, ogni tanto, ci vuole, per poi tornare alla quotidianità più serene e forti di prima.

Ma, se lo stress della routine e i pensieri incompiuti sono tanti, ci vuole un periodo più lungo per ricaricare le batterie e allora si opta per un viaggio. Che si tratti di un week end alle terme, di una settimana di shopping e cultura in una città europea, o di 15 giorni di meditazione tibetana, non ha importanza. Quando si riprende la strada di casa ci si sente arricchite di un’esperienza unica e difficile da raccontare.

Oltre alla soddisfazione che un viaggio regala, c’è anche la consapevolezza di aver fatto qualcosa solo per sé stesse e, se i sensi di colpa nei confronti di chi è rimasto a casa ad aspettarci sono stati tenuti a bada, si prova anche un certo compiacimento per avercela fatta, per essersela cavata senza l’aiuto di nessuno.

E queste sensazioni sono impagabili.

Vera MORETTI