Se è vero – ed è vero- che Big Donald ne ha ancora parecchio da imparare in fatto di stile, bon ton, eleganza, altrettanto non si può dire della First Lady Melania che ancora una volta ha lasciato a bocca aperta quasi tutti i giornali.

Per celebrare i 75 anni dello sbarco in Normandia la First Couple– con tanto di quattro su cinque figli al seguito, prima fra tutti, neanche da dire l’algida Ivanka- è partita alla volta della terra d’Albione alloggiando, pare,  in un intero piano del Corinthia Hotel a Westminster.

Melania, sicuramente consigliata da uno staff di professionisti, non sbaglia un colpo e si presenta sulla scaletta dell’Air Force One con una camicetta Burberry che oltre ad essere del famoso marchio inglese porta gli esatti colori della Union Jack.

La Flotus Ha scelto poi un abito midi firmato Gucci con maniche a tre quarti e la classica cintura a sottolineare la vita, con impressi i simboli di Londra dal Big Ben ai Double Decker al Tower Bridge. Anche questo un segnale di apertura nei confronti del Paese ospitante.

Per il primo incontro con Her Majesty invece, il cappello è stato d’obbligo e allo chemisier bianco e blu firmato Dolce & Gabbana ha abbinato un cappello a tesa media, rigida che, agli occhi più attenti, ne  ha subito ricordato uno indossato dalla compianta Lady D, principessa tanto amata oltre Oceano.

Infine, anche se la visita di Stato non è ancora terminata, la cena di gala per la quale i giornali scandalistici e non solo hanno urlato all’oltraggio:  Donald Trump ha “abbracciato” la Regina, hanno scritto i più audaci, “ha dato una pacca sulla spalla” quelli più divertenti…

Per fortuna niente di tutto ciò. Per fortuna anche Big Donald, sebbene non sia esattamente un esempio di stile e probabilmente il Principe Charles ne derida le movenze in separata sede, non ha osato tanto, ma, va detto, il Presidente nell’annunciare con voce tonante “Her Majesty” le ha sfiorato la schiena nel- goffo- tentativo di aiutarla ad alzarsi. Tra l’altro non l’aveva già fatto Michelle Obama? In quell’occasione anche la stampa fu clemente…

Immaginiamo gli occhi rivolti al cielo di Melania come quelli di una qualsiasi moglie ad una gaffe del marito in pubblico, magari alla cena di classe, ma immaginiamo anche che con un sorriso sardonico avrà continuato ad ascoltare compita l’inno inglese.

Gli outfit della serata avevano come tema conduttore il bianco. Non è dato sapere se fosse un dress code specifico o se le scelte delle signore siano casualmente cadute sul candido, ma diciamolo, quanto ci sarà mai di casuale in una cena di gala?

Melania ha indossato un Dior Haute Couture senza gioielli e con guanti bianchi al gomito e  i capelli raccolti appariva superba al contrario, ci spiace dirlo, di Kate, duchessa di Cambridge che nel suo Alexander Mc Queen con una dose di gioielli del valore del PIL di un piccolo stato è apparsa un po’ sciupata.

La diplomazia di Melania, dunque usa quello che la first lady sa fare meglio, anche per professione, indossare abiti stupendi che raccontano una storia e, con grande classe sa stare al proprio posto. Forse non sarebbe male che anche la First Daughter Ivanka  imparasse l’arte di stare un passo indietro invece di affacciarsi, ad esempio, al balcone di Buckhingam Palace come un qualsiasi regnante: non l’ha fatto nemmeno suo padre…

Silvia GALLI