Una delle decorazioni natalizie più usate per addobbare le case durante le feste di Natale è la ghirlanda, tradizionalmente di forma rotonda e realizzata in vari materiali.
La parola ghirlanda sembra che derivi dall’antico franco guirlande ed ha una storia lontana.

Un po’ di storia : 

Fin dai tempi antichi è stata simbolo di vittoria, pensiamo  all’Impero romano dove gli atleti venivano adornati di corone di alloro appese anche alle porte di casa per segnalare le vittorie conseguite. La forma circolare rappresenta l’eternità, un cerchio è senza inizio e senza fine. Nel caso di greci, la corona di Apollo come simbolo di un amore eterno per una dea.
Per i Romani veniva data ai governanti dell’Impero. Per i Druidi e altre culture nordiche, il cerchio simboleggiava una continuazione della natura che ha superato la linea del tempo degli esseri terreni.
L’uso delle ghirlande decadde nei primi secoli del cristianesimo, ma ricomparve con la moda dei chapels de fleurs, in Francia, verso il 1100, dove uomini e donne delle classi ricche portavano talora ghirlande di fiori l’estate, di foglie l’inverno come acconciatura.
Ci fu addirittura una corporazione di chapeliers fleuristes, che ebbe a Parigi grandissima importanza.
Nel XVI secolo, però, la ghirlanda di fiori passò di moda, detronizzata dalle ricche acconciature d’oreficeria. Essa torna a trionfare come motivo ornamentale nel sec. XVIII, come guarnizione delle ampie vesti, nella decorazione, nell’oreficeria.
Dalla fine del Settecento l’interpretazione fastosa di questo motivo, derivata dal Barocco, ritorna alla sua schietta semplicità e antica forma decorativa.

Oggi: 

Proprio questa usanza è stata ripresa in primis negli Stati Uniti, dove la ghirlanda di Natale ( e tutto il resto dell’anno)  è una decorazione molto popolare che si è poi diffusa anche in altri paesi.  La decorazione sempreverde è diventata di moda  negli ultimi anni. Come ogni simbolo natalizio che si rispetti, anche la ghirlanda è al centro di numerose leggende, dove storia e mito s’intrecciano.

La leggenda:

Si narra di una donna  tedesca che, indaffarata con le pulizie la viglia di Natale, spaventò i vari ragni che vivevano lì intorno, tanto da farli scappare in soffitta. Durante la notte, però, sentendo il silenzio che li avvolgeva, i piccoli insetti decisero di uscire dal loro nascondiglio e notarono un bellissimo albero di Natale che riempiva il salotto.
Felici ed eccitati, i ragni iniziarono ad arrampicarsi sul maestoso abete, ricoprendolo di fili bianchi e grigi. Ma allo scoccare della mezzanotte, Babbo Natale fece capolino nella stanza e, notando la patina chiara che ricopriva l’albero, decise di trasformarla in fili d’oro e d’argento e creò una ghirlanda dai mille colori che appoggiò sul camino. Da allora, tutte le famiglie utilizzano ghirlande per celebrare il Natale e ricordare la bontà di Babbo Natale.
Un’altra versione riguarda Gesù. Una vigilia di Natale, quando Gesù venne a benedire gli Alberi di Natale, notò che l’albero di una casa era coperto da ragnatele, tessute da strani ragni. Quando benedisse l’albero, Gesù trasformò le ragnatele in  ghirlande d’oro e d’argento.
Molte persone appendono corone alle loro porte, ma ce ne sono altre utilizzate nelle celebrazioni dell’Avvento. L’avvento è il periodo di quattro settimane che conduce al Natale. Si accende una candela ogni domenica d’Avvento. E tutte e quattro sono riunite sulla ghirlanda.
Non è un vero Natale senza una ghirlanda. In commercio ce ne sono moltissime, ma cosa c’è di meglio che farla a proprio gusto?
Ecco, in gallery alcuni esempi di ghirlanda.
Silvia GALLI