Iniziamo il nuovo anno con un carico di buoni propositi, di voglia di cose nuove e belle, di lasciarsi alle spalle fallimenti e dolore, ma soprattutto con una lista di libri da leggere a gennaio 2020. Sarà soprattutto in questo mese, considerato da molti più lungo di quanto in effetti non sia, forse anche per la nostalgia del Natale passato e per la lontananza del successivo slot di vacanze, che avremo bisogno di molti libri da leggere.

Libri da leggere a gennaio 2020 per rilassarci, per sorridere, per riflettere e ancora per emozionarsi. Libri che ci accompagneranno in mondi fantastici, in ere lontane o che ci faranno meglio comprendere dinamiche sociali e psicologiche del nostro tempo.

Tra i libri da leggere a gennaio 2020 non mancheranno le nuove uscite: grandi e attesi ritorni, come ad esempio quello di Tracy Chevalier, autrice dell’amato La ragazza con l’orecchino di Perla che torna in libreria il 16 gennaio con La ricamatrice di Winchester.

Libri da leggere a gennaio 2020

Di seguito potrete trovare i nostri consigli per questo mese.

Tracy ChevalierLa ricamatrice di Winchester (Neri Pozza, EURO 18,00). È il 1932 e la giovane Violet Speedwell, che porta ancora il lutto per il fidanzato e il fratello, caduti nella Grande Guerra, vede svanire, giorno dopo giorno, la possibilità di convolare a nozze. Ha superato i trent’anni e l’Inghilterra è un Paese in cui gli uomini ormai scarseggiano. Dopo innumerevoli pasti a base di uova sode e pane secco per mettere da parte qualche risparmio, Violet decide di sfuggire alla sua soffocante madre e cercare fortuna altrove. Una nuova vita la attende a Winchester. Sarà una vita fatta di traslochi in improbabili pensioni e occhiate di sbieco al suo anulare nudo; ma sarà anche una vita ricca di opportunità, che le consentirà di avere la tanto sospirata indipendenza. A Winchester, Violet trova lavoro come dattilografa, ma la sua passione si sposta presto in una direzione diversa. Si è infatti unita alle ricamatrici di Winchester, uno storico gruppo di donne incaricate di ricamare gli inginocchiatoi per la Cattedrale, portando così avanti una tradizione plurisecolare che reca conforto ai fedeli. Qui la giovane donna troverà sostegno e comprensione e stringerà amicizia con la vivace Gilda.

Fabio Genovesi, Cadrò sognando di volare (Mondadori, PP. 312, EURO 19,00). Hai presente quando la radio passa la canzone che ascoltavi sempre alle superiori, e ti immaginavi nel futuro, libero e felice di fare quel che volevi… beh, se a sentirla il cuore ti si stringe e alla fine devi cambiare stazione, vuol dire che in quel futuro qualcosa non è andato come sognavi. Così è per Fabio, che ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando – siamo nel 1998 – per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Qua il direttore è un ex missionario ottantenne ruvido e lunatico, che non esce dalla sua stanza perché non gli interessa più nulla, e tratta male tutti tranne Gina, una ragazza che si crede una gallina. Diversi come sono, qualcosa in comune Fabio e Don Basagni ce l’hanno: la passione per il ciclismo. Così iniziano a guardare insieme il Giro d’Italia, e trovano in Marco Pantani l’incarnazione di un sogno. Un uomo coraggioso, tormentato e solo, che si confronta con campioni colossali che hanno il loro punto di forza nella prudenza e nel controllo della corsa. Pantani invece non fa tanti calcoli, lui dà retta all’istinto e compie sforzi immani che gli permettono di spostare il confine, “il terribile confine tra il possibile e l’impossibile, tra quel che vorremmo fare e quel che si può”. Grazie a questa meravigliosa follia, Fabio e Don Basagni troveranno in sé un’audacia sepolta, e metteranno in discussione l’esistenza solida e affidabile che ormai erano abituati a sopportare.

Brenda Navarro, Case vuote (Perrone, PP. 173, EURO 15,00). “Daniel è scomparso tre mesi, due giorni e otto ore dopo il suo compleanno. Aveva tre anni. Era mio figlio”. Messico. Daniel è al parco con sua madre. Un attimo di distrazione, solo un attimo e Daniel è sparito. Case vuote dopo un’improvvisa scomparsa, case che non possono essere riempite con la disperazione. Le voci di due donne ci parlano di due diversi dolori: la perdita di un figlio non voluto da un lato, dall’altro un estremo tentativo per diventare madre. Brenda Navarro è in grado di costruire un romanzo forte, in cui la maternità viene affrontata in tutti suoi aspetti e spogliata da ogni ipocrisia. Maternità e anche antimaternità, contro le imposizioni sociali, oltre le scelte personali.

P.P.

 

(Fonte IBS, Mondadori, Feltrinelli)

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