Con l’arrivo di marzo abbiamo ufficialmente dato inizio al countdown che ci porterà dritti dall’inverno alla primavera. E mentre comincia a farsi largo in ciascuno la voglia di giornate più lunghe e tiepide, rimane intatto, per i lettori più appassionati, il bisogno di rifugiarsi in storie nuove e avvincenti. Non mancheranno certamente libri da leggere a marzo, e ci daranno come sempre modo di esplorare mondi lontani ed epoche storiche diverse dalla nostra, di vivere vite e storie che ci condurranno in lunghi viaggi di introspezione ed auto analisi, spingendoci a riflettere, curando piccole ferite dell’anima, fornendoci vie d’uscita a cui magari non avevamo ancora pensato.

I libri da leggere a marzo 2019, tra recenti e prossime uscite, ci accompagneranno quindi, come silenziosi e confortanti compagni di viaggio, in questi ultimi giorni di inverno che lasciano spazio alla primavera, arricchendoci e aprendo sempre di più le nostre menti. Noi abbiamo scovato i nostri libri da leggere a marzo 2019 e ve li suggeriamo, sperando possano essere per voi conforto come lo sono stati per noi.

Libri da leggere a marzo 2019

STEFANO PIEDIMONTE, L’UOMO SENZA PROFILO (SOLFERINO, PP. 158, EURO 15,00). Tra i libri da leggere a marzo 2019, vi suggeriamo l’ultimo di Stefano Piedimonte (uscito in libreria lo scorso agosto 2018). Umorismo e nichilismo, imperfezione e ambizione, trappole del virtuale e agguati della dura realtà si intrecciano in un’aspra commedia metropolitana che plasma dalla percezione, dal ricordo, dalla biografia famigliare un’ammaliante materia narrativa. Una parabola sulla grande verità delle fake news: Internet ha ragione, è la realtà che ha torto.

JULIAN BARNES, GUARDANDO IL SOLE (EINAUDI, EURO 19,50) In libreria dal 19 marzo. Jean Serjeant vive quasi cent’anni, accompagnata da fantasie e amori non consumati, matrimoni e figli, viaggi e ritorni, tutto l’incanto e la delusione di ogni vita. Ma la magia è sempre stata lì, a far capolino dietro le dita schiuse. La incontriamo bambina, fatalmente e ingenuamente innamorata dell’eccentrico zio Leslie con il quale condivide risate sguaiate e giochi spericolati, l’incanto di trucchi fumosi e indovinelli improbabili: perché agli ebrei non piace giocare a golf? Esiste davvero un museo del panino? Il paradiso è in cima al camino come sospettava? E perché i visoni sono così ostinatamente attaccati alla vita? Le risposte, com’è ovvio, non hanno alcuna importanza, ma saranno proprio queste sollecitazioni – scintillanti e misteriose al contempo – a svegliare quella curiosità che le farà da bussola nella vita adulta. A seguito di un matrimonio deludente, una maternità tardiva e numerosi fallimentari tentativi di comprendere l’universo maschile, Jean sfodererà saggezza e coraggio imprevisti per poter rispondere, con la vita stessa, a un paio di domande mai esplicitamente formulate: come fa la gente comune, protagonista di vite anonime e incolori, a proteggersi dal tedio? Ed è capace, di tanto in tanto, di rendere la propria esistenza straordinaria?

JOE DUNTHORNE, GLI ADULTERANTI (EINAUDI, PP. 185, EURO 18,50) In libreria dal 12 marzo. Ray è più vicino ai 35 che ai 30, troppo vecchio per definirsi millennial, non abbastanza per non comportarsi come tale. Ha una moglie e un figlio in arrivo, e un lavoro da fame come giornalista hi-tech, eppure le responsabilità dell’età adulta gli appaiono remote e nebulose quanto il possesso di una casa di proprietà a Londra città: niente che una bella battuta e una gran dose di arguzia non sappiano ridimensionare. Sempre che un giorno di follia urbana nell’agosto del 2011 non lo metta di fronte al suo maggior talento: cacciarsi in guai ben più adulti di lui.

GIUSEPPE CULICCHIA, IL CUORE E LA TENEBRA (MONDADORI). In libreria dal 12 marzo. Giulio, trent’anni superati da poco, viene raggiunto dalla notizia della morte del padre. Famoso direttore d’orchestra, si era trasferito anni prima a Berlino, dove era stato nominato direttore della Filarmonica. Ossessionato dall’esecuzione della Nona Sinfonia diretta da Furtwängler nel 1942 per il compleanno di Hitler, aveva costretto l’orchestra a migliaia di prove estenuanti per ripeterla identica. La rivolta dei musicisti e l’accusa di nazismo che ne era seguita avevano troncato la sua carriera. Sullo sfondo di una Berlino in costante mutazione, Giulio intraprende il suo viaggio per raccogliere i pezzi della vita di quel padre scomparso improvvisamente e che aveva visto così poco dopo che aveva lasciato la madre e lui e suo fratello ancora bambini. Tocca a Giulio occuparsi di tutto e, nell’appartamento berlinese, tra gli oggetti, i libri e i file personali, quella che piano piano prende forma davanti ai suoi occhi è una nuova immagine del padre, una nuova storia.

 

P.P. (Fonte  Ibis)