Mese di primavera. Mese in cui la luce vince – e vogliamo sperare sia di buon auspicio – sulle tenebre. Ma anche mese di giornate più lunghe, aria più calda e temporali che sorprendono. Marzo è quel mese in cui la terra si risveglia e si prepara a rifiorire. E così come accade alla terra, anche le librerie diventano teatro di nuove fioriture letterarie. Non solo, infatti, i libri in uscita a marzo 2022 sono copiosi. Ma questo mese segna anche il ritorno di alcune fra le scrittrici più amate.

Il ritorno di due amatissime autrici

Nadia Terranova in primis, giovane talento della narrativa italiana che torna in libreria con un nuovo romanzo dopo Addio Fantasmi, candidato al Premio Strega 2019. E, volgendo lo sguardo alla letteratura straniera, l’attesissimo ritorno di Sally Rooney, enfant prodige, scrittrice, poetessa e saggista irlandese, che ci aveva incantato con due ipnotici romanzi: Parlarne tra amici e Persone Normali. L’uscita del suo nuovo romanzo è prevista per l’8 marzo. Critici e lettori contano i giorni, curiosi di sapere se questa nuova fatica della giovane promessa della letteratura sia all’altezza dei due precedenti lavori.

Libri in uscita a marzo 2022

Nell’attesa, vi lasciamo una piccola lista, con relativa sinossi, di libri in uscita a marzo 2022, che riteniamo particolarmente degni di nota.

Nadia Terranova, Trema la notte

(Einaudi, PP. 176, EURO 16,50). Non esattamente tra i libri in uscita a marzo 2022, in quanto questo straordinario romanzo ha visto la luce a fine febbraio. Ma non potevamo non celebrare il ritorno in libreria di Nadia Terranova. 28 dicembre 1908: il più devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo Messina e Reggio Calabria. Nadia Terranova attinge alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui una tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona un’inattesa possibilità. Quella di erigere, sopra le macerie, un’esistenza magari sghemba, ma più somigliante all’idea di amore che hanno sempre immaginato. Perché mentre distrugge l’apocalisse rivela, e ci mostra nudo, umanissimo, il nostro bisogno di vita che continua a pulsare, ostinatamente.

Diego De Silva, Sono felice, dove ho sbagliato

(Einaudi, PP. 248, EURO 17,50). Vincenzo Malinconico – che abbiamo imparato a conoscere dai romanzi dell’ottimo Diego De Silva – è tornato ed è alle prese con un’ingiusta causa. D’amore. Già, c’è di mezzo l’amore anche stavolta, ma un tipo d’amore con cui Malinconico non ha avuto ancora a che fare, professionalmente parlando: l’amore impantanato, quello di chi pensa di avere diritto a un risarcimento per il dolore. Perché è proprio questo che gli chiedono gli Impantanati, sei donne e due uomini uniti in una strampalata associazione: di intentare una causa epocale per danni da sinistri sentimentali. E l’assurdo può sembrare a tratti possibile, al più eccentrico avvocato d’insuccesso di sempre. Sono anni, e tanti libri, che le parole di Malinconico ci risuonano in testa. Qualche volta abbiamo persino seguito i suoi consigli non richiesti. Ed eccolo di nuovo qui, fedele nel ridersi addosso un attimo dopo aver detto una cosa che sembrava quasi vera.

Libri in uscita a marzo 2022: Sally Rooney, Dove sei, mondo bello

(Einaudi, PP. 312, EURO 20,00). Dall’8 marzo 2022. Alice ha scritto due romanzi di enorme successo, ma per trovare compagnia deve andare su Tinder. Eileen lavora per una rivista letteraria, però non ci paga l’affitto. Simon ama da sempre la stessa donna, ma da sempre ne frequenta altre. Felix passa in birreria il tempo libero dal lavoro di magazziniere, ma la sua è una fuga. Alice, Eileen, Simon e Felix si parlano, si fraintendono, si deludono e si amano e, mentre attraversano il cerchio di fuoco dei trent’anni, si chiedono se esista davvero, al di là, ancora, un mondo bello in cui sperare.

Eshkol Nevo, Le vie dell’Eden

(Neri Pozza, PP. 256, EURO 18,00). Non è dato a tutti uscire indenni dalle esperienze radicali della vita in cui un evento, una passione, una confessione, una rivelazione inaspettata, ci pongono davanti a un’intensità tale da esigere la più nuda verità su noi stessi e sul nostro mondo. Quattro persone entrarono nel Pardès, nel giardino dell’Eden, è scritto nel Talmud, ma soltanto una ne uscì incolume. Le vie dell’Eden, infatti, dove maturano i frutti più preziosi della vita, sono lastricate di pericoli. Lo sa bene Omri, il musicista che, nelle prime pagine di quest’opera, deve trovare il modo di confessare l’inconfessabile. Incalzato dal proprio avvocato, affida alla pagina la terribile vicenda che lo vede coinvolto. Tutto ha avuto inizio con il necrologio di un uomo con cui ha trascorso insieme a La Paz soltanto qualche ora.

Nel trafiletto sotto la foto si dice che Ronen Amirov, turista israeliano di ventotto anni, è rimasto ucciso in un incidente sulla «Strada della Morte», in Bolivia, mentre era in luna di miele. Ma quando Omri parte per andare in visita alla famiglia di Ronen riunita per la shivah, la settimana di lutto stretto, non lo fa per onorare il defunto, bensì per rivedere Mor Amirov, la moglie di Ronen. A cercare sollievo nella confessione è anche il dottor Asher Caro, attempato primario che, d’un tratto, prova uno strano interessamento per una giovane specializzanda, Liat Ben Abu. Una coppia di lungo corso va a camminare nei frutteti ogni sabato. Si alzano presto, indossano abiti sportivi, poi salgono in macchina e guidano fino a una sbarra da cui si prosegue solo a piedi. Quel giorno sono in buona e camminano mano nella mano senza litigare, fino a quando, a fine salita, il marito consegna il telefono alla moglie, infilandosi fra due filari di alberi. Lei lo aspetta sulla strada, ma i minuti passano e dell’uomo non si ha più nessuna traccia.

 

P.P.

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