Un evento magico capace di farci volare con la fantasia, come solo la letteratura può fare.
Si tratta di Letti di notte, iniziativa che quest’anno compie cinque anni e che, per festeggiare il suo primo lustro, ha scelto un tema accattivante e suggestivo, ovvero le città. Il 18 giugno, dal tramonto all’alba, per girare il mondo basterà entrare in libreria.

Cosa significa? Il 18 giugno ogni libreria e biblioteca sarà libera di scegliere quale città essere ed interpretare, facendoci catapultare in un mondo nuovo e fantastico. A pochi passi da casa, dunque, potremo imbatterci nelle atmosfere futuristiche di Tokyo, o in quelle mistiche di Gerusalemme, oppure approdare nella Ville Lumiere, a Istanbul, a New York o, addirittura, ad Atlantide.

Tutte queste meravigliose città verranno narrate e ricostruite attraverso la penna di autori classici e contemporanei, passando da ricette tipiche, musica, fotografie e racconti di tantissimi protagonisti.

Ma non finisce tutto qui, perché la notte del 18 giugno verrà animata anche da letture e idee creative con La notte dei traduttori, Letture al buio, Letture bendate, DiaLetti di notte, Juke-box letterari, maratone di lettura, laboratori per bambini, poesia.

In contemporanea, verranno proclamati i vincitori dell’Italian Book Challenge nelle tante librerie che hanno aderito al campionato dei lettori indipendenti.
Parteciperanno all’evento anche Ler Devagar, la più bella libreria di Lisbona, e la libreria Le nuvole di Barcellona.

Letti di notte, per chi non lo sapesse, è organizzata da più di duecento librerie e biblioteche, cinquanta editori, tantissimi autori, associazioni culturali, traduttori, circoli di lettura, ben quattro festival (Passaggi di Fano, Festival Trame di Lamezia Terme, Viruslibro di Empoli, Scrivere festival di Tolentino) e tanti bookblogger che con l’hashtag #LDN16 raccontano la loro Letti di notte.

In sette di loro vestiranno i panni di guide turistiche per condurre i partecipanti nelle Città che si sfogliano “perché prima di essere amata, assaporata e vissuta, una città è stata letta”.

Vera MORETTI