A parte poche, pochissime eccezioni, il rientro a scuola è un trauma o, per lo meno, un disagio per tutti gli studenti: da quelli della scuola primaria a quelli universitari, mentre le mamme lo vivono, non senza sensi di colpa, come una liberazione.

Dopo un periodo di feste e di vacanza è difficile ritornare alla routine della vita scolastica scandita, inevitabilmente dal suono della campanella.

I primi giorni sono i peggiori:ritornare ai ritmi rodati del prima delle vacanze richiede qualche giorno di assestamento. Ecco perché è importante cercare, in ogni modo, di ridurre lo stress.

Nonostante la sindrome da rientro sia un dato di fatto, ci si può, in qualche modo difendere, ecco come.

Dormire bene, almeno 6/8 ore per notte, evitando di passare dalle 12 ore per notte che si riposavano in vacanza alle ore canoniche.

Riprendere gli orari di studio con gradualità: prepararsi gli ultimi giorni di vacanza ad alzarsi prima e a ripassare le ultime nozioni studiate.

Fare un po’ di movimento, una passeggiata dopo la scuola, se il clima lo consente sarebbe davvero l’ideale.

Si è esagerato con dolci, bevande e snack durante le feste? Niente paura, ma niente digiuni drastici per smaltire i chili in eccesso, l’organismo ha bisogno di zuccheri per affrontare lo stress da rientro. Meglio preferire gli zuccheri contenuti i in miele, marmellate, frutta, pasta, pane e cereali, certamente i più sani.

Inoltre, soprattutto in vista dello slancio necessario per arrivare con grinta alle prossime vacanze- di Pasqua- è bene programmare lo studio alternato a momenti di pausa per avere un rendimento decisamente migliore. Uno studio di qualità è, come sempre, preferibile ad uno studio di quantità.

Ultimo consiglio, prima di dormire, soprattutto a letto, niente tecnologia, quindi saranno banditi tablet e smartphone, infatti costituiscono una minaccia al sonno e diventano, inevitabilmente, una fonte diretta di stress.

E le mamme che accompagnano i figli a scuola? Beh, per loro, ovviamente è previsto un calice di prosecco e via alle vacanze, quelle vere!

Silvia GALLI