Giovane, talentuosa e determinata, in una parola Amara. Pronta a calcare il palco dell’Ariston la cantautrice toscana ci racconta la gioia di prendere parte all’evento più atteso dell’anno. Anche se fa parte delle ‘nuove proposte’ ha una determinazione invidiabile, da professionista navigata. Ecco da dove viene tutto questo coraggio…

Dopo sei tentativi sei riuscita ad entrare a far parte delle nuove proposte della prossima edizione del Festival, mi pare di capire che la determinazione è una tua caratteristica…
La determinazione è tutto nella vita. Se una cosa non la si raggiunge nel tempo in cui credi non significa che non la si raggiungerà in un secondo momento. Nessuno ti darà mai la forza, la forza è dentro di te, cercati e troverai le risposte, così raggiungerai i tuoi obiettivi. Questo è quello che penso, l’ho fatto e ci sono riuscita, ha funzionato.

Sanremo fortissimamente Sanremo, come mai  hai puntato proprio quel palco, perché credi sia così importante per la tua carriera?AmaraInstagram
Ho scelto questo palco perché Sanremo è un contesto mediatico fortissimo, è uno degli inizi migliori quando hai un progetto musicale alle spalle. Io ogni anno mi qualificavo sempre, ho vinto tutte le accademie a cui ho partecipato tranne un anno e sarei stata stupida a non riprovarci. Io vivo molto di ‘segnali’ e questo era un cartello grandissimo, non potevo seguire questa direzione! Ho sentito di doverlo fare e dunque ho ascoltato la mia voce interiore che oggi mi ha portata qui.

Cosa pensi del progetto di Carlo Conti, come credi sarà questo Sanremo?
L’ho conosciuto durante le prove ed è una persona umile, semplice, speciale. Io mi innamoro della gente così, non posso che parlarne bene, sono proprio felice che ci sia lui al timone quest’anno.

E di Emma e Arisa che mi dici?
Non le ho ancora incontrate ma ho già conosciuto Arisa tempo fa, abbiamo fatto lo stesso percorso, eravamo compagne di stanza. Abbiamo vinto entrambe Area Sanremo e da allora non l’ho più rivista, chissà se si ricorderà di me, non so, vedremo…

Musica, di questi tempi, fa rima anche con talent. Tu hai partecipato ad Amici 5, com’è andata? Partecipare è imprescindibile per chi vuole fare musica?
Sì, io ho fatto Amici (nel 2005 n.d.r.) quando ancora i talent non avevano la forma che hanno adesso. Sono dei punti di partenza, perché no. Il problema non è partecipare ai talent ma è come lo fai. Ad un certo punto la tv si spegne e devi andare avanti da solo. Cosa presenti dopo? Hai qualcosa da dire? Sta a te andare avanti, quella è solo una parte del percorso.

Amara2Credo è il titolo del brano che canterai, hai raccontato che si tratta di una ‘preghiera d’amore’…
Questo brano ha dato tantissimo soprattutto a me stessa, è stata proprio una preghiera d’amore, una fonte di luce che mi ha permesso di esprimermi completamente, di raccontare quali sono i miei valori: i sogni, i bambini, i colori…. Ho capito che non sono una cantante, sono una comunicatrice.  È un messaggio di libertà.

Che ritroveremo nel tuo album d’esordio Donna libera…
Sì, esatto. In questo disco c’è tantissimo di me. Io scrivo quando ho bisogno di ‘dirmi delle cose’ e questo mi regala un sacco di forza. Vorrei che questo succedesse anche agli altri, vorrei fosse uno stimolo a trovare il coraggio dentro se stessi, ad ascoltarsi un po’ di più, a trovare la propria voce interiore.

Anche dal tuo nome d’arte, Amara (all’anagrafe Erika Mineo n.d.r.) si capisce che non hai timore a mostrare anche il tuo lato più ‘oscuro’, più vulnerabile
Per assaporare il vero sapore del caffè lo devi prendere amaro. Sono una donna amara ma che sa essere anche dolce. Dentro di me ci sono entrambe le parti che non si disturbano, sono una donna libera in cui convivono un milione di caratteristiche diverse.

Mi pare che il tuo principale obiettivo tu lo stia vivendo al massimo. Dopo Sanremo che farai?
Mi farò trasportare dalla musica. Vorrei seguire solo la musica, lo farò ad occhi chiusi ed andrò dove mi porterà, senza paura. Ho sempre fatto così, mi farò ispirare passo dopo passo.

Tornando a Sanremo, hai già deciso come sarà il tuo look?
No, sono in ritardissimo lo so ma non ho ancora pensato a questo aspetto. Alla fine sarò spontanea, sarò io senza troppi cambiamenti, rimarrò come sono. Non sono una che si prepara troppo, sarà quel che sarà.

Chiudiamo con la musica, prendendo spunto dal tuo conterraneo Cecco Angiolieri. Se fossi musica, che canzone saresti?
Io sarei C’è tempo di Ivano Fossati. Di sicuro.

Martina ZANGHI’