Ci siamo,  finalmente a breve si alzerà il sipario sul Festival di Sanremo e cominceremo a conoscere, canticchiare e giudicare le canzoni in gara, non senza prestare attenzione al look dei partecipanti e alla destrezza, o meno, dei presentatori a manifestare nonchalance di fronte ad un pubblico così vasto ed esigente.

Ma, in attesa di ricevere le notizie dell’ultima ora e di carpire indiscrezioni su cantanti in gara e ospiti, noi di Bellaweb abbiamo ancora una volta voluto coinvolgere le nostre lettrici, chiedendo loro quale canzone sanremese ricordano più volentieri, perché legata a momenti particolari della loro vita o perché, semplicemente, piace ed è indimenticabile nei loro cuori.

In questo gioco ai ricordi sono venute fuori risposte insospettabili e noi della redazione ci siamo divertite a metterci alla prova, per capire chi ne sa di più e chi ha la memoria più a lungo termine.
Per la cronaca, ha vinto a mani basse la nostra Silvia, che ha dimostrato non solo di avere una cultura da Festival che farebbe invidia a Marino Bartoletti, onnipresente ad ogni edizione, ma anche di essere rimasta particolarmente colpita dai mitici anni 80. Tra le sue canzoni simbolo ci indica Volevo dirti di Donatella Milani, Non voglio mica la luna di Fiordaliso, Re di Loredana Bertè, quella che cantò, per intenderci, con una finta pancia sotto il corpetto.

Le canzoni nostalgiche vanno per la maggiore, soprattutto per Sabina, che ha una predilezione per Perdere l’amore di Massimo Ranieri, che con quella canzone tornò prepotentemente alla ribalta, e per Sara, che ci segnala Cinque giorni di Michele Zarrillo. Tristissima, da non ascoltare in caso di giornate no, ma a quanto pare di grande effetto, capace di smuovere le corde più sensibili.

C’è poi chi ricorda volentieri l’esordio di Eros Ramazzotti e la sua vittoria con Adesso tu, ancora oggi un suo cavallo di battaglia, e infatti Rossana ce lo segnala senza ombra di dubbio.
Eros, quello di Terra promessa, anche per Lisa, la quale, però, ama ricordare la prima volta di molti altri cantanti che, mossi i primi passi proprio lì, sul palco dell’Ariston, sono poi diventati famosissimi. Per fare solo alcuni nomi: Zucchero, Giorgia, Irene Grandi, Laura Pausini, la cui Solitudine piace tanto ad Emilia, e Vasco Rossi, la cui Vita spericolata è piaciuta tanto, all’epoca, a Laura, e le piace tuttora. E come darle torto?

Ancora grandi classici, questa volta vincitori, per Chiara, la cui canzone cult è Uomini soli dei Pooh, mentre Maledetta primavera vince per Gemma, che si ricorda di quando, per non essere colta alla sprovvista, comprava Tv sorrisi e canzoni con tutti i testi di Sanremo, per cantarli già al primo ascolto.
Loretta Goggi citata anche da Donatella, la quale, però, segnala anche Si può dare di più, del trio Morandi Ruggeri Tozzi: una canzone dal profondo e ancora attuale significato.

Francesca è andata a rispolverare per noi un idolo di quando era ragazzina: quel Luis Miguel che arrivò secondo cantando Noi ragazzi di oggi. Per qualche mese diventò il principe azzurro nei sogni delle fanciulle italiane, per poi scomparire ed essere soppiantato da altre icone.

Maria Teresa cita un altro super classico, ovvero Felicità di Albano e Romina. Non vinse, ma è entrata a far parte dei nostri ricordi indelebili, volenti o nolenti. Chi non sa che “Felicità è un bicchiere di vino con un panino”?

Gli anni 80 la fanno da padroni un po’ per tutte, perché se Francesca ha nel cuore Quello che le donne non dicono, cantata da Fiorella Mannoia e scritta da Enrico Ruggeri, indimenticabile e bellissima, nonché attuale oggi come trent’anni fa, Cristina ci fa fare un tutto nel passato con Ancora di Luciano De Crescenzo e Bella da morire degli Homo Sapiens. Ammettiamolo, sono titoli che conosciamo tutte, indipendentemente dai gusti musicali attuali, perché hanno segnato la nostra infanzia.

Revival anni Ottanta anche per Sabrina, cresciuta con Ricchi e Poveri, Riccardo FogliToto Cutugno, che in quegli anni era onnipresente.

Le più attuali sono sicuramente Simona, la cui canzone preferita è Come saprei, con cui Giorgia ha vinto un’edizione del Festival, anche se avrebbe dovuto vincere altre due volte almeno, con Strano il mio destino e con Di sole e d’azzurro, e Cinzia, .che invece ama Luce, di Elisa, che superò proprio Giorgia aggiudicandosi il Festival, anche se Francesca, inaspettatamente, cita addirittura Il Volo, il trio di ex bambini prodigio che ha trionfato due anni fa suscitando non poche polemiche.

Infine, la nostra Martina, giovanissima ma a quanto pare legata alle tradizioni sanremesi, ricorda Nel blu dipinto di blu, che con quel ritornello in cui Domenico Modugno ripeteva “Volare ohoh” ha cambiato e svoltato una volta per tutte la canzone melodica italiana.

Quell’anno, dopo una sola esecuzione tutti la cantavano entusiasti, chissà se accadrà anche questa sera, ascoltando le proposte di quest’anno?
Noi speriamo proprio di sì!

Anche un maschietto, Marino, questa volta ha voluto partecipare al nostro sondaggio e, nella sua particolare e personale classifica di canzoni festivaliere, ci segnala, tra le non vincitrici, Almeno tu nell’universo, della splendida Mia Martini, e Luce – tramonti a nordest di Elisa tra quelle che, invece, Sanremo l’hanno vinto. E noi non possiamo fare a meno di essere d’accordo con lui.

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Vera MORETTI