In occasione dell’uscita in esclusiva su Audible della serie di podcast Scuola di Psicologia abbiamo intervistato gli autori Laura Pirotta e Luca Mazzucchelli entrambi psicologi e divulgatori.

Dal 3 Maggio saranno disponibili 15 episodi dedicati all’approfondimento delle teorie e dei pensatori più importanti della ‘Scienza dell’anima‘ con un approccio rivolto al presente. Il podcast è stato elaborato per essere uno strumento di approfondimento per i più esperti ma anche un ottimo modo per approcciarsi a questa materia così importante per la crescita personale.

Pirotta e Mazzucchelli ci guidano in un percorso molto piacevole da seguire e pieno di occasioni di riflessione con strumenti che permettoni di comprendere le teorie più complesse con esempi pratici e relativi alla vita di tutti i giorni.
Ecco l’intervista ai due protagonisti e ideatori della Scuola di Psicologia:

QUESTO PERIODO COMPLESSO HA RESO MOLTO PIÙ DIFFICILE LA SALUTE MENTALE DELLE PERSONE, CHE STRUMENTI PUÒ DARCI LA CONOSCENZA DELLA PSICOLOGIA?

Luca Mazzuchelli: “La crisi sanitaria ha provocato non solo una crisi economica, ma anche una crisi umana. Sicuramente la psicologia, in quanto “scienza dell’anima”, è uno dei fattori chiave per gestire la complessità di questa situazione. È più che doveroso, tuttavia, fare una distinzione tra strumenti di self-help e divulgazione di conoscenze da una parte, e percorsi psicologici/psicoterapeutici dall’altra. I primi, tra cui rientra anche il nostro podcast “Scuola di Psicologia”, possono certamente aiutare le persone ad acquisire maggiore consapevolezza di sé e a spiegarsi meglio comportamenti e pensieri che emergono nel quotidiano. Possiamo dire che la psicologia offra delle valide chiavi di lettura alla realtà, basate sulla ricerca scientifica e sul lavoro dei grandi studiosi che si sono occupati, negli anni, di capire la mente umana. Laddove gli strumenti di self-help e le conoscenze teoriche non bastano, ad esempio quando le problematiche diventano significative e influenzano in modo disfunzionale la vita quotidiana, è però importante optare per un percorso più strutturato e approfondire la situazione insieme a uno specialista”.

Laura Pirotta: “Forse oggi, più che in passato, la psicologia è diventata protagonista involontaria del nostro mondo fatto di imprevedibilità, ansia e preoccupazioni per il futuro. Il covid ha ulteriormente alimentato questa necessità dettata anche dagli effetti dei social che hanno reso le persone, oltre che più connesse, anche più fragili ed esposte al giudizio implacabile degli altri. La psicologia viene in aiuto proprio perché offre una cassetta degli attrezzi personalizzata in base alle esigenze del singolo individuo che sono dettate da carattere, tempo, luogo e circostanze. Infatti, nella cassetta degli attrezzi, si trovano tanti strumenti e non è detto che a te che stai leggendo serva il martello. Magari ti serve un chiodo o un cacciavite a stella. Ecco che la psicologia ti dà la cassetta degli attrezzi. Spetta poi al singolo scegliere lo strumento adatto per la sua vita”.

QUALI SONO SECONDO VOI LE PROBLEMATICHE DI SALUTE MENTALE PIÙ DIFFUSE E COME SONO CAMBIATE NEL TEMPO?

Luca Mazzuchelli: “I dati sono abbastanza chiari su questo: i disturbi d’ansia. A questi seguono i disturbi dell’umore (come i disturbi depressivi) e i disturbi del sonno, che sono aumentati in modo vertiginoso in seguito alla pandemia. Il vero cambiamento c’è stato, oltre che nel numero, nell’intensità delle manifestazioni. Il lockdown ha sicuramente fatto da cassa da risonanza al disagio che le persone sperimentavano. Più in generale, penso sia importante tenere sempre presente che la psicologia delle persone, e dunque il disagio psicologico, è anche frutto del sistema in cui sono inserite; è una concezione ormai condivisa pressoché da tutti gli approcci e le scuole di pensiero, e non possiamo aspettarci che mentre il mondo cambia, la mente non lo faccia. Del resto, se ci pensiamo, l’isteria che studiava Sigmund Freud agli albori era frutto dei condizionamenti della società borghese della Vienna di fine 800, mentre oggi le forme di disagio psichico più frequenti si sono modificate e “adattate” ai tempi moderni”.

Laura Pirotta: “Durante questo ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento spropositato di disturbi d’ansia e depressivi. Secondo i dati di uno studio scientifico svolto dal dipartimento di scienze biomediche di Humanitas University, circa il 14% ha iniziato ad assumere ansiolitici e sonniferi e il 10% ha iniziato ad assumere antidepressivi. Il 19% di chi assumeva già psicofarmaci ha dovuto aumentarne la dose. Incredibile la percentuale di persone che ha riportato sintomi ansiosi che si assesta al 21% e di chi ha sofferto di insonnia (il 55%). Anche i sintomi ossessivo-compulsivi sono aumentati (28%)”.

QUALI SONO GLI PSICOLOGI MENO CONOSCIUTI CHE INVECE MERITEREBBERO PIÙ ATTENZIONE DAL GRANDE PUBBLICO E PERCHÉ?

Luca Mazzuchelli: “Uno dei principali, a cui ovviamente dedichiamo un episodio del podcast, è Martin Seligman, uno psicologo americano, tutt’oggi vivente, a cui sono particolarmente affezionato perché ha un approccio che si basa meno sui disturbi e sui problemi psicologici e più sul rendere maggiormente appagante la vita di chi già sta complessivamente bene. Grazie al lavoro di Seligman si è diffusa la “psicologia positiva”. Un altro psicologo, anche lui vivente, molto conosciuto dai colleghi ma meno dai non addetti ai lavori, è poi Howard Gardner, che è il rappresentante principale della “teoria delle intelligenze multiple”. È una teoria del 1983 che all’epoca si è rivelata molto rivoluzionaria perché ha stravolto l’idea tradizionale di intelligenza allora diffusa. Piuttosto che definire l’intelligenza come un’unica abilità generale, ha previsto sette tipi di intelligenza differenti: linguistica, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestesica, musicale, interpersonale e intrapersonale. Penso sia un messaggio positivo per tanti ragazzi ad esempio, che magari si sentono poco intelligenti perché vanno male a scuola, ma magari sono dei campioni nello sport, nella musica o nell’intrattenere relazioni costruttive con gli altri. Sono infatti anche questi tipi di intelligenza.

Laura Pirotta: “Personalmente trovo che sia stato dato ampio spazio a diversi orientamenti psicologici sia nei contesti accademici sia in quelli professionalizzanti come le scuole di psicoterapia. Tutti tranne la psicosomatica, una branca della psicologia che è stata finora poco considerata, soprattutto nel mondo accademico e che, a mio parere, può dare spunti molto utili non solo a noi psicologi ma anche a medici e altri professionisti della salute. In definitiva, ti direi che darei più spazio ad autori che si sono occupati di questa branca della psicologia che tratta di un argomento molto attuale, ossia delle manifestazioni fisiche di disagi psichici“.

QUALI SONO LE TEMATICHE PIÙ DIFFICILI CHE AVETE DOVUTO AFFRONTARE NELLA REALIZZAZIONE DI QUESTO PODCAST?

Luca Mazzuchelli: “Sicuramente le teorie psicoanalitiche, che di per sé sono molto complesse e che tuttavia non volevamo snaturare. La psicologia, come scienza, ha infatti un linguaggio specifico che volevamo rispettare pur dovendo semplificare per il pubblico. Trasversalmente, ci siamo poi sforzati di fare tanti esempi concreti che toccassero la vita quotidiana delle persone. È stato bello vedere come le teorie caposaldo della materia, seppur datate, si adattino comunque al mondo di oggi“.

Laura Pirotta: “Essendo una docente di psicologia mi sono imbattuta in autori che tratto quotidianamente con i miei studenti. Nonostante ciò, ho voluto guardarli con occhi diversi, meno didattici e più pratici indagando anche la loro vita personale perché dietro alle teorie ci sono sempre persone con i loro vissuti e il contesto socio-culturale ed economico della loro epoca. Questa forse è stata la parte più complessa nella realizzazione del podcast: chiedersi costantemente che cosa si poteva portare a casa l’utente per la sua vita personale e professionale. Dopo mesi di lavoro a quattro mani con Luca devo dire che sono proprio soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto”.

QUALI SONO INVECE LE COSE CHE VI SODDISFANO DI PIÙ NEL VOSTRO LAVORO DI DIVULGAZIONE?
Luca Mazzuchelli: “Senza dubbio il fatto di riuscire ad avere un impatto positivo sulla vita delle persone. Ogni giorno sono tanti i messaggi che arrivano e i commenti ai contenuti che divulghiamo di persone che si sentono ispirate grazie al nostro lavoro. Penso che il tradurre in parole semplici concetti complessi e teorie che magari rimarrebbero tra le pagine di libri e giornali di nicchia possa fare la differenza. La divulgazione online permette di raggiungere più pubblico, anche a distanza, impattando su molte persone”.

Laura Pirotta: È la divulgazione stessa che mi soddisfa e che mi dà linfa vitale tutti i giorni anche sul mio canale youtube. È bello poter condividere le proprie conoscenze per far in modo che altri ne possano giovare sia per la vita privata sia per quella professionale. A mio parere, la conoscenza tenuta per sé è puro egoismo. La conoscenza divulgata è una missione che consente alle persone di essere libere di scegliere consapevolmente avendo una cassetta degli attrezzi piena di strumenti da usare in base alle circostanze”.

Martina ZANGHI’