Contro lo stress, ma anche contro ansia e depressione, occorre tornare ai lavori manuali, quelli che venivano insegnati nei corsi scolastici di economia domestica.
Cucire, cucinare e lavorare a maglia, infatti pare siano efficacissimi contro questi sentimenti negativi e c’è chi già pensa di rispolverarli e di riproporli nelle scuole.

Un ritorno al passato utile, dunque? A quanto pare si, e a dimostrarlo è una ricerca compiuta dall’università di Otago, in Nuova Zelanda, i cui ricercatori, coordinati dalla dottoressa Tamlin Conner, hanno chiesto a 658 studenti della scuola secondaria di tenere un diario, registrando le attività del giorno e le emozioni che ne derivavano.

Ebbene, il risultato è stato sorprendente ed ha dimostrato come i lavori manuali, come dipingere, disegnare e scrivere aiutassero a migliorare e ad aumentare il senso di benessere.
Motivo? Si tratta di cose relativamente facili da fare, a patto che ognuno individui l’attività che più fa per lui, e capaci di dare soddisfazione immediata, poiché si da origine a qualcosa di concreto, fatto con le proprie mani.

Ad avvalorare questa tesi è anche Luca Pozzi, psicologo che lavora all’Italian Medical Centre di Londra e che si occupa di depressione e ansia giovanili, il quale sostiene che cucire, lavorare e cucinare, essendo attività che richiedono coordinazione e competenze cognitive, spingono a sviluppare la capacità di attenzione.

Per questo, i giovani che si apprestano a fare questi lavori sono costretti a focalizzarsi su ciò che stanno facendo e a distogliere i propri pensieri dall’ansia che genera depressione.
Lo stato di benessere che procurano la maglia o la preparazione di torte, ad esempio, deriva dal fatto che, mentre si svolgono, si mette in atto la parte destra del cervello. Questo porta ad un rilassamento che provoca rilascio della serotonina, capace di donare serenità.

Tutti a sferruzzare, dunque? A quanto pare sì, anche per, aggiungiamo noi, distoglierci da smartphone, tablet e pc, indispensabili per la nostra quotidianità e il nostro lavoro, ma anche capaci di creare un’assuefazione pericolosa.

Vera MORETTI