Dal 18 giugno al 3 luglio le bellezze del lago d’Iseo saranno visitabili non solo tramite navigazione ma anche a piedi, camminando su passerelle galleggianti color giallo oro che uniranno le cittadine di Sulzano e Monte Isola.

Di cosa si tratta? E’ un’opera d’arte creata da una coppia di artisti contemporanei e innovativi come Christo e sua moglie Jean-Claude, scomparsa nel 2009.
The Floating Piers, così si chiama l’installazione, che sarà lunga ben tre chilometri e sarà costituita da un tessuto dorato, verrà anticipata, dal 7 aprile, dalla mostra Christo and Jeanne-Claude. Water Projects presso il Museo di Santa Giulia di Brescia.

Percorso pedonale, pontili galleggianti larghi 16 metri e alti 50 centimetri, dai bordi degradanti e rivestiti da 70mila metri di stoffa cangiante, questa opera d’arte è, come del resto tutti i lavori realizzati da Christo e Jean-Claude, realizzata con fondi provenienti dalla vendita delle loro opere e sarà rimossa dopo 16 giorni, smaltendo i componenti attraverso un processo industriale di riciclaggio.

Il percorso che si potrà seguire a piedi e senza bisogno di traghetto sarà non solo quello che unisce Sulzano a Monte Isola ma anche fino all’Isola di San Paolo e poi allacciarsi alla strada pedonale che da Sulzano conduce a Peschiera Maraglio.
E dalle montagne circostanti sarà possibile ammirare questo percorso dorato, che ricorda quello seguito da Dorothy nel Mago di Oz, in mezzo alle acque cristalline del lago.

Sicuramente, l’installazione attirerà la curiosità dei turisti, ai quali verrà offerta un’occasione più unica che rara e che darà loro la possibilità di visitare e conoscere meglio le bellezze del lago, a cominciare da Monte Isola, inserita nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, e la più grande isola lacustre italiana che segna la divisione delle sponde bresciana e bergamasca del Lago d’Iseo.

Il progetto The Folating Piers risale agli anni Settanta, quando a Christo e Jean-Claude venne in mente di realizzarlo sul Rio de la Plata, in Argentina, e nella baia di Tokyo, senza però ottenere il permesso. Solo nel 2014 Christo, ripensando ai lagni del nord Italia, ha avuto una seconda ispirazione e finalmente il suo progetto, rimasto finora sulla carta, diverrà realtà. In nome di sua moglie, che nel frattempo se n’è andata ma rivive in questo incredibile progetto.

Vera MORETTI