“La mia Anna Karenina è classica con un tocco di modernità”, così ha dichiarato Vittoria Puccini, protagonista stasera e domani dell’attesa fiction di Raiuno, ennesima trasposizione del voluminoso romanzo di Tolstoij. L’ultima proprio un anno fa al cinema con    Keira Knightley nei panni della sfortunata eroina d’amore a cui va il merito di avere appassionato al romanzo quella parte di adolescenti cresciuta a telefilm e vampiri.

Un grande coproduzione internazionale (Italia, Francia, Spagna): 2000 comparse, 100 cavalli, 30 carrozze, 50 location,1200 costumi, 4 vagoni di un treno completamente ricostruiti,  2 locomotive d’epoca restaurate e poi donate al Museo delle Ferrovie Lituane di Vilnius, 7 tonnellate di neve finta. Numeri da kolossal, che però non bastano a rassicurare sulla riuscita dell’impresa. Intenzione dichiarata dello sceneggiatore Francesco Arlanch è stata quella di riconoscere al personaggio di Kitty, a suo avviso trascurato, il ruolo di co-protagonista. La fiction racconterà quindi ben 2 storie d’amore dall’esisto opposto.

Come sempre in questi casi i riflettori sono tutti puntati sulla protagonista Vittoria Puccini, che si aggiunge al lungo elenco di attrici che hanno già vestito gli eleganti abiti ottocenteschi di Anna Karenina: Greta Garbo, Vivien Leigh, Sophie Marceau e appunto Keira Knightley. I confroni, si sa, servono solo ai nostalgici per i quali il vecchio vince sempre e comunque sul nuovo. Assai più corretto e onesto sarebbe invece sfogliare quest’album dei ricordi di Anna Karenina e il cinema, riconoscendo a Vittoria Puccini il coraggio di avere accettato una grande sfida. A cui ne è subito seguita un’altra: in questi giorni è stata fotografata sul set della fiction dedicata alla giornalista Oriana Fallaci. Pur sempre un’altra eroina.

Andrea VIGNERI