L’albero dei desideri” di Maria Grazia Mezzadri Cofano e Sergio Nozza Bielli, con prefazione di Andreas Kipar, come a dire: “il sempreverde che ci anticipa il risveglio della natura in pieno inverno”.

Care amiche di TheWoman, oggi torniamo a parlare di interessanti proposte di lettura, anche per signora, partendo da un interessante volume del quale, oltre ad aver avuto il piacere di leggerne la storia, abbiamo potuto conoscere anche le emozionanti idee dell’autore.  Sergio Nozza Bielli.

Sergio Nozza Bielli . Bellezza e arte, oggi da sfogliare

Insieme al suo socio Giampaolo, “Sergio” è il proprietario  di uno dei più famosi saloni di  bellezza di Milano, uno di quei “salotti da signore” di una volta. Si trova in Porta Venezia ed è da sempre considerato dalle sue affezionate clienti come “il salotto di casa”. Persona curiosa e artista a 360°, di recente ha deciso di regalarci questo suo secondo capolavoro, scritto a quattro mani con Maria Mezzadri Cofano.

L’albero dei desideri

Il libro è una carrellata che parte dal 1994 fino ai giorni nostri dei suoi più significativi allestimenti dei famosi alberi di Natale. Ogni cliente lo attende bramosa tutti gli anni, visto che il tema dell’allestimento rimane segreto fino all’ultimo momento. Ma alla lettura e alla bellezza non viene mai meno il lato umano e sensibile: gli autori fanno presente che l’intero ricavato della vendita del libro andrà a supportare attività di sostegno e volontariato a favore di bambini in situazioni di difficoltà da parte dell’Associazione ONLUS Amici di Edoardo.

Io oggi non vi racconterò la trama del libro perché è giusto che ognuno lo legga e lo rielabori in maniera introspettiva, però sappiate che potete trovarci di tutto, dall’intramontabile testo di Mina “Bolle Blu” alla ricetta per la peperonata che, si sottolinea, non ha effetti afrodisiaci!

Insomma,  si tratta di un libro curioso e divertente per di più accompagnato da sapienti immagini, così che, non solo chi ha avuto la fortuna di vedere questi capolavori dal vivo, ma anche chi li ammirerà per la prima volta sa di cosa si sta parlando.

Il mio consiglio? Quello di tenerlo sul comodino: sarà un piacere leggere una spiritosa o altre volte impegnata parentesi prima di cadere nelle braccia di Morfeo.

Uno dei racconti che mi ha maggiormente colpito? Quello che riguarda l’abete del 2009 sul tema delle ortensie.

Le ortensie dei desideri. Storia e credenze pugliesi

Dicotomia obbligatoria è stata quella di paragonare i tanti e innumerevoli pistilli e petali che compongono la totalità del fiore ai tanti amanti che si possono avere in una vita, oppure all’unico e solo grande amore. Una credenza Pugliese, presente ancora oggi, è quella di non coltivare nel proprio giardino ortensie, se si ha una figlia femmina e si vuole vederla sposata. Restare zitelle è una delle peggiori offese che si possono fare ad una madre e uno dei peggiori destini che si può augurare ad una fanciulla.

Questo albero è dedicato a tutte le fanciulle da marito alle quali si augura di trovare un unico appassionato e fecondo amore!

Immaginatevi poi un abete ricoperto di ortensie … Vi ho incuriosito vero??? Regalatevi il libro, tenetene per voi una copia oppure chiedete di prestarvelo, ma non dimenticatevi di leggerlo: vi perdereste una bella occasione di arricchimento personale!

Alessandra Gilardi