Sembrava la locandina di un film: il bel ragazzotto che scappa tenendo per mano la sua bella, invece era solo una foto delle nozze di Keira Knightley. In effetti una sposa in occhiali da sole  e vestito corto, quasi fosse una minigonna ci mancava. Ed è giunta proprio in contemporanea di quello spettacolo baroccheggiante del matrimonio di Valeria Marini che più tradizionale non avrebbe potuto essere.

Ma l’antesignana delle nozze in gonna corta è in realtà l’insuperata ed insuperabile Carrie Bradshow che in “Sex and the city”, dopo lo sventurato abbandono quasi all’altare in un maestoso abito da sposa Vivienne Westwood, rispolvera il suo completino giacca e gonna vintage, così tremendamente romantico.

Basta gonne gonfie ed effetti a palloncino, il tubino o un tailleur con gonna dal taglio sartoriale, magari anni ’40, non solo sembra più adeguati a delle giovani spose di cui danno un’immagine più sbarazzina, ma sono anche più consoni alle spose più mature, e addirittura d’obbligo per chi è in seconde nozze.

Il vantaggio maggiore ovviamente resta quello di essere particolarmente fresco per le spose d’estate, ma si badi che, a meno di non volere sembrare un confetto nuziale, l’abito corto non è per tutte: lo spettacolo in chiesa deve essere la cerimonia, non i polpacci grassottelli. Sì al tulle trasparente, purchè ci siano tanti strati a sovrapporsi, sì anche ai plissè che sono romantici, come i pizzi e i ricami. No assoluto alle super aderenze.

Andrea VIGNERI

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