Si è conclusa ormai da un paio di settimane la settimana della moda dedicata alla sposa a Parigi e, in pochissimi giorni gli abiti visti sulle passerelle hanno iniziato a dettare legge sia sui magazines dedicati, sia, addirittura negli showroom, perché si sa, nella moda, soprattutto quella dedicata al bridal look, è Parigi a dettare le regole.

Hanno sfilato i grandi nomi dell’alta moda, da Dior a Givenchy, da Chanel a Schiapparelli, ma una menzione d’onore va dedicata a
Georges Hobeika, designer libanese famoso sia per l’haute couture sia per il ready to wear che ha presentato una collezione innovativa, sensuale e, naturalmente elegantissima.

Tra i nomi che hanno sfilato non sono mancati i grandi classici: Elie Saab con fiocchi smisurati e piume danzanti; Givenchy, nella prima collezione disegnata da Clare Waight Keller, che ha reso protagoniste le gonne con balze e ruches.

Chanel non ha rinunciato al linguaggio dei fiori, ma invece della classica camelia ha preferito rampicanti e rose inglesi, e Christian Dior che, fedele allo stile imposto da Maria Grazie Chiuri ha dato importanza a gonne con effetti volutamente sproporzionati.

Infine Valentino che ha disegnato, grazie a Pier Paolo Piccioli, una sposa in pizzi, intarsi e taffettà con abiti bustier e gonne in tulle senza dimenticare le ampie cappe leggerissime che completano l’outfit.

Silvia GALLI