C’è un però.

L’eccezione sono le bomboniere gastronomiche. Attenzione, non tutte però! Anche l’occhio vuole la sua parte, quindi non si può consegnare agli ospiti un salame cacciatorino nudo e crudo: se cacciatorino deve essere cacciatorino sia, ma confezionato come se fosse un diamante prezioso.

Offrire come wedding favor qualche cosa da gustare in un secondo momento è un’idea per nulla scontata e che raramente rischia di finire tra gli oggetti da dimenticare.

Sulle prelibatezze da offrire non c’è che l’imbarazzo della scelta: se non è propriamente di gran classe consegnare un provolone ad ogni convenuto altrettanto non si può dire per delle mono porzioni di macaron oppure piccoli barattoli di confettura, composta, miele o mostarda. Il dictat, però, è uno solo: la confezione deve essere gradevole e i confetti, in numero dispari, manco a dirlo, non possono mancare.

Cartoncini colorati, piccole bottiglie di vetro lucido, cestini in vimini, tutto deve avere un sapore delicato ed essere in tema con il ricevimento di nozze. Se la sposa si è presentata vestita come la Principessa Leila di Guerre Stellari e il tema della nozze è stato il capolavoro di George Lucas, meglio della confettura di amarene in perfetto stile shabby, saranno biscotti serigrafati o cartoncini con le immagini del film. Per un matrimonio in masseria, invece ben vengano gli oli aromatizzati o i dolcetti tipici confezionati in piccole porzioni.

Dunque la regola come sempre, e ancora di più per le bomboniere , è e deve essere il buon gusto, soltanto così i weddign favor avranno il valore che meritano di avere e gli sposi verranno ricordati per un’idea nuova e golosa.

Silvia GALLI

 

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