Parliamo sempre di bouquet per la sposa, ma un ruolo da protagonista ce l’ha anche la boutonniere per lo sposo, anzi per dirla in italiano quel fiore all’occhiello che ogni sposo deve avere il giorno del proprio matrimonio e che deve omaggiare anche ai suoi testimoni.

Sul rever di sinistra delle giacche da uomo è posizionato un occhiello al quale non si accompagna alcun bottone, proprio lì deve essere inserita, qualora lo si desideri, la boutonniere. Negli abiti da cerimonia sartoriali, dietro l’asola è posizionato un passante in filo che serve proprio per tener fermo il gambo del fiore appuntato, qualora non ci fosse, toccherà al fioraio fare in modo che il fiore rimanga fissato alla giacca e che non si vedano dall’esterno aghi e spille di sicurezza.

Per le cerimonie formali i fiori da scegliere sono tassativamente bianchi o rossi, l’azalea bianca è la scelta più comune, in realtà è spesso interessante vedere come le boutonniere si leghino al bouquet della sposa.

I puristi della boutonniere impongono un fiore solo, bianco, fissato all’asola, oggi, in realtà, sono state sdoganate anche le foglioline verdi, a patto che siano un paio, non la foresta vergine!

Ovviamente uomini dal fisico minuto dovranno scegliere fiori piccoli, mentre i più possenti possono spaziare maggiormente, sempre, però, con moderazione.

Fiori finti, in seta, in maglia, in pietre semi preziose, di carta o legno, la risposta è sempre una ed una soltanto: No.

Infine se proprio temete che il fiore appassisca durante la giornata potrete inserire lo stelo in un apposito vasetto, ma l’immagine del piccolo investigatore belga, tanto intelligente quanto presuntuoso e supponente è dietro l’angolo: siete proprio sicuri di voler assomigliare a Monsieur Hercule Poirot il giorno delle vostre nozze?

Per quanto riguarda il tipo di fiore, come detto, non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla gardenia all’azalea, dalla camelia alla rosa fino a, perché no, una bella orchidea.

Silvia GALLI