Capita, e non così di rado come si potrebbe pensare, che le spose desiderino organizzare un matrimonio senza fiori.

Una volta rianimate mamme e suocere, che al solo pensiero di solito si struggono come se i futuri sposi decidessero di dirsi si a dorso di cammello nel deserto del Sahara lontani da tutto e tutti, possiamo tranquillamente dire che, per quanto insolite esistono sul mercato, soluzioni del tutto gradevoli.

Ci sono spose che sono allergiche ai pollini, quelle che alla sola vista dei fiori inorridiscono, quelle che desiderano essere originali a tutti i costi ed anche quelle che vogliono portare la propria passione a braccetto persino il giorno del sì.

Abbiamo infatti trovato il bouquet di una sarta composto da candide cerniere lampo, quello della dipendente di una casa editrice composto dalle pagine dei suoi libri preferiti, uno fatto di farfalle ed uno costruito con le etichette della Coca Cola. Ci sono bouquet meravigliosamente preparati con ortaggi od erbe aromatiche ed altri con piume e perlina.

Insomma non c’è limite alla fantasia, c’è qualche limite, che ogni tanto viene superato con nonchalance, al buongusto, ma per questo, si sa, c’è poco da fare.

Silvia GALLI

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