Innanzitutto l’orario, viste le temperature spesso rigide, quest’inverno per ora sembra fare eccezione, ma non ci si può fidare, è meglio preferire la cerimonia in tarda mattinata, quando il sole alto nel cielo illuminerà la neve e la sposa creando un’atmosfera magica e fatata.

L’abito da sposa ovviamente sarà in grado, per quanto possibile, di ripararla dalle intemperie, quindi ben vengano tessuti pesanti come velluti, broccati, mikado di seta e quant’altro, le scollature e gli spacchi sono da evitare, almeno all’aperto.

Abbandonata la carrozza con i cavalli e l’auto d’epoca la posa potrebbe scegliere di arrivare al luogo della cerimonia in motoslitta o, meglio ancora su una slitta trainata da cani

Il ricevimento, per quanto le giornate soleggiate siano piacevoli, sarà tassativamente all’interno, con una concessione per l’aperitivo, purché sia breve. Le signore invitate e i più anziani potrebbero non gradire l’atmosfera fin troppo frizzante.

Il coup de foudre senza dubbio potrebbe essere il camino acceso: esiste qualcosa di più romantico e avvolgente ? Assolutamente no, quindi nel momento in cui si sceglie la location bisogna tenerlo presente.

E il menu? con buona pace dei vegani il menù sarà a base di carne, selvaggina, polenta, risotti, tutto ciò che si può assaporare sui monti, anche la famosa Raclette potrebbe essere contemplata, il fritto di paranza, invece, da dimenticare.

Prossimamente la top five delle località montane dove organizzare un matrimonio

Silvia GALLI

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