Innanzi tutto bisogna tener conto della tipologia degli ospiti e del momento un cui la musica accompagna il ricevimento.

Durante l’aperitivo e il pranzo o la cena è importante che la musica non sia di disturbo alle conversazioni di sposi ed invitati. Vanno benissimo brani di musica classica se il matrimonio è particolarmente formale e si svolge in un luogo chiuso, ma sono allo stesso modo apprezzabili musiche d’ambiente, jazz, o lounge music, secondo i gusti degli sposi.

Ultimamente le playlist di locali glamour come il Buddha Bar la fanno da padroni anche se a scegliere sempre la stessa colonna sonora si rischia di essere leggermente noiosi.

Se dopo la cena e il taglio della torta, accompagnato dalla canzone degli sposi o, in alternativa da una canzone particolarmente romantica e toccante, è previsto un ballo è opportuno scegliere accuratamente i brani da riprodurre.

Si sa all’inizio tutti sono un po’ timidi e per fare ballare gli invitati occorrono i classici brani riempipista, quelli che almeno una volta tutti nella vita hanno ballato, poi, complice qualche bicchiere in più e soprattutto la buona musica e il gioco è fatto.

Un altro amletico dubbio che attanaglia gli sposi è se scegliere un dee-jay oppure un gruppo che canti dal vivo. Naturalmente tutte e due le opzioni sono valide purchè ci si avvalga di professionisti, l’amico appassionato di musica che si cimenta con casse e amplificatore di fortuna difficilmente sarà ricordato per la performance, per quanto riguarda i dee jay non c’è che l’imbarazzo della scelta, agenzie specializzate sono in grado di fornirne di ogni tipo, se invece la scelta ricade su un gruppo od un solista che canti dal vivo la raccomandazione è solo una: una piccola audizione sulle doti e sulla scaletta che desidera proporre è necessaria.

E’ ovvio che la versatilità fornita da un dee jay, che con gli strumenti a disposizione non ha problemi a passare dalla musica anni 60 all’house in un giro di do, non può garantirla chi canta dal vivo, ma certamente l’emozione di una persona che a pochi metri fa vibrare la voce nessun sintonizzatore riuscirà mai a riprodurla.

 

Silvia GALLI

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