Ma bisogna essere precisi, soprattutto sul qualcosa di blu! Non è detto che sia necessariamente da indossare, qualcosa di blu deve essere presente nell’allestimento della giornata, quindi le possibilità sono decisamente maggiori rispetto alla stra sfruttata giarrettiera con intarsio blu che ha il grande pregio di essere di facile reperimento, ma rischia di essere estremamente antiestetica sotto gli abiti leggeri ed impalpabili.

Serve qualche esempio? Le  flower girls vestite di azzurro potrebbero essere la risposta, esattamente come gli abiti stampati, vera e propria tendenza dell’estate.

Nastri, per avvolgere bouquet, mazzi, addobbi, boutonniere e centro tavola possono essere di qualsiasi tonalità di azzurro, dal ceruleo al cobalto, dall’oltremare al celeste.

Il lancio del riso ormai è (quasi) del tutto superato, nei sacchettini che i matrimoni più eleganti offrono agli invitati potrebbero trovarsi petali di ortensia blu che, a differenza delle rose non macchiano i tessuti.

La manicure blu/azzurra è da evitare come la peste, ma magari una pedicure celeste nascosta in pump castigatissime…

Le partecipazioni, i menu, il tableau mariage potrebbero essere vergate in blu, magari in acquerello : una nota originale, ma non troppo stravagante.

Infine cosa c’è di più caratterizzante della wedding cake? Se la glassa azzurra fa troppo “Boss delle torte” i mirtilli e le more potrebbero essere la scelta vincente, persino su una naked cake.

Infine un’ ultima, pleonastica precisazione. Tutto ciò che piace va bene, purché non leda le regole del buon gusto, quindi moderazione e spazio alla creatività, ma le rose blu sono e rimangono un NO tassativo sempre e comunque eccezion fatta, naturalmente per la canzone di Michele Zarrillo: Una rosa blu, che è una canzone e tale deve restare.

Silvia GALLI

 

 

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