La prima regola di outfit, per quanto riguarda il rinnovo dei voti è che non ci sono regole. Ognuno deve vestirsi esattamente come meglio crede.

A voler essere davvero precisi un paio di no tassativi ci sarebbero, ma anche qui, questa volta, non ci sono regole.

Vediamo subito che cosa, noi, eviteremmo. Il vestito da sposa. Quello classico, con corpino impreziosito da microperle, gonna fluttuante e velo cattedrale. Ecco, questo secondo noi è decisamente troppo. A meno che il rinnovo non avvenga a poche settimane dal sì e che sia il sogno della vostra vita.

Un altro no  è il total black, anche se è meno tassativo del vestito da sposa non è proprio di buon gusto presentarsi al rinnovo dei voti vestiti come si andrebbe a un funerale di stato. C’è un ma, quelle signore per cui il nero è una forma di sicurezza ed è l’unico colore in grado di conferire eleganza, E allora, a questo punto chi siamo noi per obiettare?

In alternativa, via libera alla scelta. 

Se la stagione lo permette, un abito lungo, non troppo da sera, magari in una bela tonalità accesa, vitaminica, in un tessuto morbido che accompagna nei movimenti è una risposta molto azzeccata. Però perché bandire il bianco? Belli gli abiti boho style, in mussola di cotone, in sangallo, o pizzo antico – il macramè lo lasciamo invece da parte-

Se invece la stagione è ancora rigida, il clima incerto e non si prevede un ricevimento in giardino, potrebbe essere la volta del color block declinato come meglio si crede. Benissimo il tailleur pantalone palazzo con top e/o giacca nella stessa tonalità, magari in tessuto diverso, ma anche l’abito completo, addirittura, se il tono della cerimonia fosse particolarmente rilassato anche un completo in maglia, raffinato e di classe.

Insomma tutto vale, anche il denim, qualora il tono della festa fosse un barbecue con musica country, purché faccia sentire gli sposi, anzi, diciamo la verità, la sposa, a proprio agio.

Silvia GALLI