“Tanti auguri Marta!” iniziamo così, dopo la festa della donna, la festa “di una Donna”, una grande donna.

Lei è Marta Marzotto, e la festa è una grande mostra inaugurata ieri a Palazzo Morando, Milano, dal titolo inequivocabile: “La Musa Inquieta. Vita, arte e miracoli di Marta Marzotto”, un percorso espositivo nella vita pubblica e privata della Contessa più glamour e anticonformista del nostro Paese,  fra costume, politica, storia della moda, della cultura, del design, insomma, nella storia “di Marta e del suo mondo”, celebrati tutti per lei ed in occasione dei festeggiamenti per i suoi 80 anni.

“Il mondo di Marta è la storia dell’ Italia degli ultimi 50 anni. E’ una donna che ha cambiato la storia del costume e l’accezione sociale in Italia. La sua vicenda personale  si intreccia con la storia della politica, della imprenditoria, della cultura del nostro Paese ma  non solo: ci testimonia come sono avvenute anche certe trasformazioni sociali e culturali. Lei c’era e ne è stata una protagonista, perché Marta è una donna che sa perdere ma sa anche vincere, sempre. Questa in mostra è la Verità per il suo compleanno” – è stato detto in conferenza stampa.

Ed in mostra sì, c’è proprio tutto: si parte da una grande tela del maestro – amatissimo – Renato Guttuso, si prosegue con alcuni pezzi magnifici della sua collezione d’arte, da quel mazzo di fiori finti in sacchetto di plastica decorato dalle mani di Mimmo Rotella “salvato dalle grinfie di una domestica troppo diligente” fino ad un magnifico e onirico De Chirico; si prosegue con gli aforismi, straordinari da “Martaccia sua” a fino alla bara s’impara” (molti non abbiamo potuto non riproporveli e sono nella nostra gallery di reportage) per terminare – si fa per dire – con le mille vita di Marta, in mezzo ad amici, passioni, gli amori della famiglia e quelli più riservati, quello per la moda, la creatività, il design, ma senza dimenticare quello per la Sicilia, sottolineato sì dal suo rapporto privilegiato con il maestro  Guttuso, di cui è stata musa, ma anche dalle molte immagini che la ritraggono con personaggi famosi dell’isola quali Franco Battiato, Leonardo Sciascia, Marco Glaviano, Giuseppe Tornatore ed Antonio Gallo.

Una mostra per una donna, per le donne e regalata da alcune donne. Ecco perché:

La location. Da donna a donna

Palazzo Morando è un magnifico edificio del Settecento incastonato nel cuore del Quadrilatero della moda, in via Sant’Andrea; dal 1 marzo 2010 è il Museo Costume, Moda e Immagine e venne donato ai milanesi da una  grande donna, la Contessa Morando Bolognini, amante del bello e persona di grande nobiltà d’animo. Da oggi, così come nei prossimi giorni, torna a vivere di glamour ed eleganza di un’altra signora delle Arti, mecenate e grande creatrice, Marta Marzotto, graazie all mostra La Musa Inquieta. Vita Arte e Miracoli di Marta Marzotto a cura di Marta Brivio Sforza.

“Palazzo Morando è finalmente  apprezzato come un museo e con questo eccezionale contributo di moda e bellezza dà prova a tutti che Milano è sempre alla ricerca di una bellezza totale; che per Milano e tutta l’Italia non esistono arti minori e arti maggiori” – e poi – “questa mostra  è un percorso che incanta in cui non esiste tempo del passato, ma tutto è sempre attuale, è un supplemento d’anima” – ha detto in conferenza stampa l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory: “Di Marta vi è un lato pubblico ed uno privato. Quest’ultimo è la base su cui ruota l’asse della sua azione”. – spiega – “Questo lato privato è la ‘ragione arricchita dalla fantasia’ che ‘si sviluppa secondo la necessità di una legge superiore’, che proibisce la volgarità della vita e ne addita come trasgressori i pigri, gli ipocriti e i pavidi. Come dire gli indifferenti di fronte alla bellezza. Una bellezza pensata”.

Una bellezza che racconta tutto perché “Marta” ha fatto tutto: piena di vita, forte e attraente come un falò che brucia al centro di un quadro e porta inscritte le lettere del suo nome – altro omaggio del maestro Guttuso -, la mostra curata da Marta Brivio Sforza e promossa dall’Assessorato alla Cultura racconta – senza la pretesa di contenerla tutta –  la storia di una donna piena di vita, una fotografa, una costumista e designer che alla fine degli anni Sessanta divenne la figura femminile dominante nella pittura e nella vita privata di Renato Guttuso, musa ispiratrice e modella prediletta per circa venti anni.” L’Italia migliore che crede autenticamente nella Bellezza” – conclude l’Assessore.

La mostra. La Musa Inquieta

“In scena” c’è tutto il mondo straordinario di Marta Marzotto attraverso le fotografie che raccontano i luoghi amati, le persone, le opere, i sogni, gli incontri, i mitici aforisimi, i video (tutti fruibili nella nostra photogallery), insomma, tutta un’antologia (la terza milanese sulla contessa Marzotto dopo quella del 1994 a Palazzo della Permamente a cura di Rossana Bossaglia sulla collezione d’arte Marzotto; e quella fotografica del 2000 dal titolo “Come eravamo” ) ” per donne vincenti e glamour, per donne in carriera e donne in corriera” – racconta la curatrice.

Accanto alle foto e come se ci trovassimo all’interno di una camera delle meraviglie, “la stanza del tesoro di Alì Babà” (sempre per citare Marta Brivio Sforza) ecco alcuni oggetti creati da Marta con fantasia, talento e con un gusto speciale: borse, gioielli, caftani, tutti coloratissimi. Moltissime le creazioni dedicate alle donne, per valorizzarne la bellezza ed avvicinarle ad un mondo ideale, dimenticando le fatiche, la tristezza, il tradimento della vita reale.

Una  Madonna per Annalisa: dall’amore per l’arte e con il Museo Poldi Pezzoli nasce Pink Carpet

E nonostante la sua spiccata esuberanza e joy de vivre, anche Marta Marzotto ne ha avuto: la perdita, nel 1989, della figlia Annalisa stroncata dalla grave malattia genetica della Fibrosi Cistica.  Da anni Marta e suo figlio Matteo Marzotto si battono nella divulgazione e per la ricerca contro questo male, organizzando molte iniziative, serate ed occasioni di found raising davvero speciali.

L’ultima nata è tutta in rosa e si chiama Pink Carpet, una sfida al femminile: si tratta di un “Club delle Donne del Restauro” riservato alle signore che amano il Bello e la Cultura. Oggi sono già 60/70 le componenti, guidate da una presidentessa annuale che ruota, a turno, e che a fine anno potranno provvedere al restauro di alcune opere da Museo – si parte con il Poldi Pezzoli diretto da Annalisa Zanni – Noi non molliamo un museo finché non è tutto a posto” – ha precisato Marta che ha adottato la stroardinaria Madonna del Libro di Botticelli in ricordo di sua figlia Annalisa.

Secondo un recente studio che verrà divulgato dalla Fondazione Bracco, il benessere di una donna è dato dalla qualità della vita cioè dalla combinazione di salute e cultura, ovvero musica, letteratura, arte, bellezze. La Bellezza è immortalità perché ci porta verso il futuro, e noi la consegniamo a noi stessi prima e ai giovani poi perché ne diventino i testimoni. Accomunate da questo sentimento e dal nome Annalisa, Marta ha detto – si, io voglio questo per mia figlia” – ha raccontato la Direttrice del Poldi Pezzoli Annalisa Zanni.

Amore, generosità, passione: con questi sentimenti, da molti anni, Marta Marzotto sostiene la Fondazione per la Ricerca della Fibrosi Cistica onlus (FFC), alla quale andranno i proventi dei cataloghi in vendita in mostra (20 euro).

Cosa manca? “Solo” un libro di lettere d’amore

Nulla, o almeno, “solo” un libro letterario, una raccolta di lettere d’amore “che ogni donna dovrebbe avere” – come dice la Contessa, un libro già pronto ma che non ha ancora l’autorizzazione alla pubblicazione  a causa delle contese legali con Carapezza, unico erede (pare?) del grande Guttuso.

Noi di TheWoman abbiamo partecipato in anteprima a tutta questa meraviglia che vi consigliamo di non perdere: al link, le immagini e qualche estratto video della serata, mentre la mostra durerà fino al 4 aprile 2011, con le creazioni della  Contessa che ispirò artisti, poeti e scrittori, da Renato Guttuso ad Alberto Moravia…

Al termine di una giornata come quella di ieri anche noi abbiamo capito perché e come si diventa dei “Martologhi” o “Marta Addicted” !

La Musa Inquieta. Vita, arte e miracoli di Marta Marzotto

Milano, Palazzo Morando – Costume, Moda, Immagine

Dall’ 11 marzo al 4 aprile 2011

Paola Perfetti