di Paola PERFETTI

Il Festival di Sanremo non è ancora cominciato e già partono polemiche e gossip.

Enzo Iacchetti insulta l’ex amico Gianni Morandi dal suo profilo Facebook: “Caro Gianni Morandi, sei proprio un ignorante di musica dei giorni nostri, sei rimasto alla Fisarmonica e adesso sei il capo delle giurie che scelgono i giovani per Sanremo. Avete fatto tu e la Rai questa porcata di Sanremo Social, per dare una possibilità agli ascoltatori del web (che stanno diventando fondamentali per il futuro della musica) di esprimersi con un voto verso le canzoni preferite. Bene le canzoni più votate dal web non sono state prese” scrive Iacchetti nella sua invettiva che sta riscuotendo tanti consensi sul web. Bella presa per il culo non pensi? Non credi che facendo così non fai che alimentare il sospetto che sia già tutto stabilito? Siete schiavi delle majors della discografia. Perché non lo ammetti? E’ già tutto stabilito e voi prendete per il culo centinaia di ragazzi che scrivono molto meglio della vostra musica da buttare. In migliaia hanno speso soldi per farsi i video clip, per iscriversi alle accademie, arrivi tu e prendi i più scarsi. Morandi, ma vattene a fanculo va. Il tuo ex amico Enzo Iacchetti”.

La RAI diventa unica detentrice del palinsesto del Festival di Sanremo dimentico della generosità del Comune della Riviera dei Fiori.

Il cast è già definito fra Big improbabili, vedi Davide Carone in coppia con Lucio Dalla ed una virata estremamente femminile.
Ecco i nomi che saranno in gara sul Palco dell’Ariston (ma l’Ariston sarà ancora???) dal 14 al 18 febbraio:

  • Nina Zilli con Per sempre (e in Never never never con Skye dei Morcheeba)
  • Samuele Bersani con Un pallone (e in My sweet Romagna con Goran Bregovic)
  • Dolcenera con Ci vediamo a casa (e in My life is mine con Professor Green)
  • Pierdavide Carone e Lucio Dalla con Nanì (e in Anema e core con Mads Langer)
  • Irene Fornaciari con Il mio grande mistero (e in I who have nothing con Brian May). Sono i primi nomi dei big di Sanremo 2012, annunciati oggi da Gianni Morandi in diretta su Rai1.
  • Emma con Non è l’inferno (e in If Paradise is half as nice con Gary Go)
  • Matia Bazar con Sei tu (e in Speak softly love con Al Jarreau)
  • Noemi con Sono solo parole (e in To feel in love con Sarah Jane Morris)
  • Francesco Renga con La tua bellezza (e in El mundo con Sergio Dalma)
  • Arisa con La notte (e in Que serà con José Feliciano)
  • Chiara Civello con Al posto del mondo (e in You dont’ have to say you love me con Shaggy)
  • Gigi D’Alessio e Loredana Berté con Respirare (e in Auf der welt con Nina Hagen)
  • Eugenio Finardi con E tu lo chiami Dio (e in Surrender con Noa)
  • Marlene Kuntz con Canzone per un figlio (e in The world become the world con Patti Smith)

ma su tutte, le vere attese sono loro: le belle che insieme Morandi e a Rocco Papaleo presenteranno cantanti e canzoni in un improbabilissimo italiano. Innazitutto la modella Ivana Mrazova ma soprattutto lei, l’ereditiera che ha scalzato la buona Paris dalle copertine di mezzo mondo. Per ora.

Tamara Ecclestone, figlia di Bernie Ecclestone, numero 1 della Formula 1 che – diciamocelo – innalzerà vertiginosamente l’allure chic di un Festival in pieno stile austerity.

Fra un reality e una bizza, infatti, la bella collazionatrice di Birkin di Hermés è pronta – si fa per dire – a fare qualcosa per cui farsi  conoscere anche dal pubblico televisivo italiano.

Cosa indosserà? Quali maison e quali gioielli faranno a gara per averla come testimonial? Non lo sappiamo, per ora, anche se con un fondo fiduciario da 3 miliardi di stelline avrà poco di che lamentarsi.

Ad ogni modo, potrà sempre dividersi qualcosa con la sorella Petra: anche lei collazionatrice di borse preziose – la sua Birkin di Hermès in coccodrillo vale 120 mila dollari negli States  -, guida una Range Rover customizzata con il suo nome su cofano e tappetini (e i ben informati dicono anche abbia “Msstunt”) .

Insomma, saremo pure in clima di austerity, ma che ci pensino le belle straniere a fare alzare l’attenzione (e non solo) di noi Italiani.

In fondo… Sanremo è Sanremo.