In uno short film uscito il 27 maggio, Billie Eilish parla direttamente ai body shamers e non le manda proprio a dire, come direbbero i giovani, la ‘tocca piano’.
Billie Eilish contro il bodyshaming non è una novità, in diverse interviste la cantante ha già tratatto l’argomento e si è esposta raccontando la sua personale esperienza. A 18 anni si è scagliata contro questo annoso problema che colpisce le ragazze, le donne, ma alla fine tutti, il bodyshaming colpisce tutti, senza alcuna distinzione.

Billie Eilish contro il bodyshaming: una storia da raccontare

La popstar ha raccontato più volte come il suo corpo sia stato oggetto di commenti dall’inizio della carriera e questa cosa ovviamente non è passata inosservata, anzi, anche se hai milioni di followers soffri lo stesso quando ti insultano, se non di più.

Il suo short film si intitola “Not My Responsibility“, ovvero Non è una mia responsabilità ed è stato condiviso sul suo account Instagram. Nel video Eilish indossa una felpa nera, si spoglia molto, molto lentamente e poi viene inghiottita da una pozza d’acqua nera, mentre parla direttamente al pubblico con una voce inquietante. “Alcune persone odiano ciò che indosso. Alcune persone amano quello che indosso. Alcune persone usano gli abiti per far vergognare gli altri. Alcune persone li usano per far vergognare me“.

Vorresti che fossi più piccola? Più morbida? Più alta? Vorresti che rimanessi in silenzio?” Poi continua, dicendo: “Se indosso ciò che è comodo, non sono una donna. Se mi libero degli abiti, sono una troia. Anche se non hai mai visto il mio corpo, lo giudichi ancora e mi giudichi per questo . Perché?”

Contro il bodyshaming: Chadia Rodriguez e Federica Carta

Proprio in questi giorni è uscita una canzone che parla di bodyshaming anche qui da noi in Italia, a cantarla è Chadia Rodriguez  feat Federica Carta che si intitola Bella così. Già dal titolo si intuiscono gli argomenti trattati, anche nel video sono state coinvolte 21 donne con storie complesse e diverse tra loro, accomunate dal fatto di essere state vittime di violenza fisica o psicologica.

Il messaggio è forte e chiaro, dobbiamo volerci bene, apprezzare il corpo e non concentrarci sui difetti perché quelli sono quelli che ci differenziano e ci rendono speciali e i difetti li abbiamo tutti. La prossima volta che fate un commento negativo ad un’altra persona pensateci, come vi sentireste se quelle parole fossero rivolte a voi?

MaZ