Per fortuna loro non è sempre così. Chiedetelo ad Amalia Roseti. La partecipazione a Uomini e Donne prima, quella a La Pupa e il secchione poi non le hanno impedito di appendere le paillettes al chiodo per dedicarsi ad altro. Una laurea in comunicazione e marketing, il lavoro in un’agenzia di eventi e celebrities al quale di recente ha affiancato il mestiere di wedding planner e un blog dedicato al settore. A lei abbiamo chiesto cosa spinge un vip a tornare ad essere un vnp (very normal people).

Per chi ha fatto spettacolo è così difficile staccarsi da questo mondo?
Io ho sempre cercato di impostare la mia carriera professionale su una via parallela oltre a quella dello spettacolo. Quando partecipai a Uomini e Donne avevo solo 21 anni, intanto studiavo all’università e successivamente ho iniziato a lavorare, finalizzando una passione a uno scopo professionale. Mondo dello spettacolo non è solo stare davanti allo schermo: io sto dietro le quinte.

Secondo lei cosa tiene attaccati i cosiddetti morti di fama?
In molti credono che questo mondo sia fatto di lustrini e paillettes. Ma si sbagliano, perchè ci si riduce a comparsate, piccoli ruoli. Per quel che mi riguarda non mi porto dietro alcun tipo di insoddisfazione. C’è una rincorsa verso il sogno di essere famosi, ma è più un pensiero illusorio che altro. Chi lo fa di mestiere ha una solida base di studi alle spalle.

Da dove nasce la sua decisione di abbandonare questo mondo?
Il mio è stato un percorso intrapreso dopo la laurea. Ho iniziato a lavorare nell’agenzia in cui sono tutt’oggi che opera nell’ambito degli artisti, soprattutto nell’ambito manageriale, io mi sono sempre occupata di eventi legati alle celebrities. Da un paio di anni ho deciso di seguire anche il settore wedding. Sono molto attiva e creativa!

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