«Ho scelto il Movimento dell’Unione Italiano, un gruppo trasversale focalizzato su buone idee e sul desiderio di agire ed in fretta per aiutare il nostro paese ad uscire dalla grave crisi che ormai da molti anni lo sta attraversando in diversi settori cruciali. Il MUI è formato da un gruppo di persone che appartengono alla società civile e che negli anni si sono distinti per capacità realizzative e professionali, ciascuno nel proprio ambito di competenza». Ci spiega.

Quale sarà il suo impegno, a proposito?
Ho deciso di impegnarmi in prima persona in questa attività per una sorta di “legittima difesa”. Per molti anni nel mio lavoro ho affrontato le conseguenze del fallimento nella gestione di determinati scenari, soprattutto di matrice criminale. Indubbiamente in primis segnalo la drammatica situazione italiana per quanto riguarda la “mancata” tutela delle donne vittima di violenza ed i femminicidi. Ora vorrei contribuire a cambiare le cose in maniera più incisiva senza limitarmi a gestire le moltissime emergenze sul campo. La tutela delle donne e dei minori è e resterà l’ambito principale del mio impegno anche in sede politica.

Che cosa si aspetta da questa avventura elettorale?
E’ stata una decisione abbastanza estemporanea, praticamente nata un giorno prima che si aprissero le liste. Ho avuto pochissimo tempo per muovermi in questo senso e il mio calendario era già molto fitto di impegni professionali. Ho fatto campagna principalmente sui social network, cercando di far conoscere le nostre proposte ed il nome del MUI. Abbiamo puntato su questo, considerando che alle elezioni comunali amministrative sosteniamo la candidatura di Gianni Alemanno con il quale ci sono diversi progetti al vaglio, molto pertinenti con la mia area. In questo senso, se Alemanno dovesse essere eletto, come noi crediamo, Roma avrebbe qualche possibilità in più per quanto concerne il miglioramento della tutela di donne e bambini. I progetti che intendiamo realizzare sono decisamente pionieristici e caratterizzati da tempi rapidi di attuazione.

Che aria si respira a Roma, a questo proposito?
Al momento Alemanno è in testa… quindi incrociamo le dita.

Che progetti avete in mente?
Uno di quelli su cui conto maggiormente riguarda la polizia locale romana, che dovrà trasformarsi in maniera radicale per dare irrobustire ulteriormente la sicurezza della città. Soprattutto è al vaglio un sistema di allerta rapida che consentirà di intervenire tempestivamente nei casi di criticità maggiore. La sicurezza dei cittadini romani ci sta molto a cuore. Le segnalazioni non riguarderanno esclusivamente scenari criminali. Intendiamo coinvolgere i cittadini il più attivamente possibile per migliorare la qualità di vita a Roma. Mi concentrerò poi nel cercare di migliorare il sistema di gestione delle vittime, la formazione di coloro che devono avere a che fare con loro. Poi naturalmente intendo fare la mia parte anche nel formulare nuove leggi che offrano tutela reale alle vittime di violenza. Indubbiamente sono queste al momento le nostre priorità.

Per quanto riguarda i centri anti-violenza per le donne: Roma capitale, come è messa la situazione?

Per questa tipologia di cose, oltre a Telefono Rosa di cui sono ambasciatrice, stiamo facendo un monitoraggio per censire tutte le risorse presenti in tal senso sul territorio e creare un maggiore coordinamento. L’obiettivo è cercare di migliorare i finanziamenti di queste realtà e creare nuove case di protezione per le vittime a rischio di vita.

Se dovesse essere eletta rinuncerà all’attività forense?

No, assolutamente, questo è il mio lavoro. Continuerò ad analizzare le scene del crimine, ad aiutare le vittime come ho sempre fatto e sempre farò. Si tratterà di un’attività ulteriore. Tutto qui. Manterrò il mio lavoro al 100%. Rimanendo abbondantemente nel mio campo ritengo che potrò dare un contributo ben più ampio e significativo.

E se invece non dovesse farcela?
Non ci aspettiamo grandissimi risultati perché siamo una realtà nuova che vede già nelle Europee il suo prossimo obiettivo. È l’inizio di un percorso che mi auguro consentirà a tutti noi di dare un contributo reale in diversi settori. Sia sotto il profilo delle norme da un lato e sia per quanto riguarda le risorse sul territorio. Ragion per cui affrontiamo questa tornata elettorale con la massima serenità. Si tratta del primo passo di un cammino che porterà sicuramente i frutti sperati. Io sono sempre stata focalizzata sul fare e sull’agire, e qualunque scenario mi consenta di ampliare tali obiettivi è sempre il benvenuto. Mi auguro anche questa volta di poter essere valutata in base ai risultati raggiunti. Naturalmente se mi sarà data l’opportunità di entrare in campo in questo settore.

Paola PERFETTI

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