La difesa di Danilo Restivo, avvocati Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli, ha chiesto che il processo d’appello sulla morte di Elisa Claps prosegua con udienza pubblica anziché a porte chiuse.

Una mossa astuta e non prevista dalla controparte, l’avvocato Giuliana Scarpetta, che tutela la famiglia Claps anche per la costituzione di parte civile.

La proposta, sulla quale la corte emetterà un verdetto il prossimo martedì, è arrivata come un fulmine a ciel sereno perché formalizzata poco dopo la conclusione dell’arringa dell’avvocato Scarpetta, la quale in alcuni passaggi aveva definito l’imputato Restivo: “macellaio in possesso di una lucidità impressionante, capace di pianificare anche i depistaggi”.

Un duro atto d’accusa quello pronunciato dall’accusa, che ha ripercorso gli atti di indagine allineandosi alla richiesta di condanna formulata in sede di requisitoria dal pg, ovvero conferma dei trenta anni di carcere (gli stessi inflitti in primo grado). Che stiano per arrivare altre tremende novità?

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