rapporti sessuali con Silvio Berlusconi e di aver preso 4,5 milioni di euro dall’ ex premier.

Sta riempiendo la sua testimonianza di moltissimi “non ricordo” e “non so” Ruby, nel passaggio delle deposizione rispondendo alle domande del Pm di Milano Antonio Sangermano. Il Pm, ad esempio, le ha contestato di aver lasciato un numero inesistente all’agenzia di Lele Mora e le ha chiesto quale fosse il motivo. La ragazza ha risposto: “non ricordo”. E alla domanda “Ha dormito ad Arcore da sola, senza altre ragazze, il 9 marzo 2010?” lei ha risposto con un altro “non ricordo”.

I sette mila euro di cui Ruby denunciò il furto il primo maggio 2010 “venivano dalle buste che ci dava il Presidente, a volte con 2 mila o 3 mila euro, quando andavamo alle serate”. Lo ha spiegato Ruby testimoniando in aula chiarendo anche che “i soldi li portavo in borsa, perché vivevo con delle ragazze e non mi fidavo”. Quel giorno, dopo la denuncia di Ruby, un carabiniere riuscì ad arrestare il ladro recuperando 5.500 euro e restituendoli alla ragazza.

La mia memoria può fallire, perché a differenza delle intercettazioni io non sono uno strumento”. Così ha risposto Ruby al Pm di Milano Antonio Sangermano che le ha posto diverse domande basate sui tabulati telefonici e a cui la ragazza ha spesso replicato con dei “non ricordo”. In particolare in quel momento il Pm le stava chiedendo per quale ragione il 26 maggio 2010, il giorno prima dell’ormai famosa notte in questura, avesse chiamato il ragioniere di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli.

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