Brexit Beauty, cosa cambia? Questa è una domanda da un milione di dollari o meglio di sterline. Dopo una trattativa molto travagliata la Gran Bretagna ha portato a termine l’obiettivo di uscire dall’Unione Europea tornando ad essere uno stato totalmente indipendente, il Parlamento Europeo ha dato il via libera all’accordo di recesso, il dado è tratto adesso bisogna capire come si evolverà la situazione.

Il business beauty sarà di certo interessato da questo cambiamento ma non solo quello, gli accordi commerciali con la Gran Bretagna sono oltre 600 e vanno tutti rinegoziati. Le tempistiche per farlo sono abbastanza restrittive, infatti entro l’anno andrà definito tutto nel dettaglio. Si può dire che la grande sfida della Brexit sarà proprio questa.

Ma nel mondo della bellezza che cosa succederà? Una ricerca resa nota dal brand Svedese Foreo, condivisa da Marie Claire UK ha catturato la nostra attenzione. Non ci sarebbero perplessità o paure su come reperire cibo o medicine ma ben il 25% delle persone intervistate ha dichiarato di avere qualche preoccupazione circa la carenza di prodotti di bellezza, più di qualunque altro settore.

Brexit Beauty: cosa aspettarsi

Il 46% delle donne inglesi che usano prodotti di bellezza europei pensano che il loro shopping beauty aumenterà di prezzo dopo la Brexit. Inoltre poco più di un quarto dei millennial ha già iniziato ad accumulare prodotti o almeno sta prendnedo in considerazione questa opzione.

Il brand Foreo ha dichiarato che a questo proposito non ci saranno aumenti di prezzo e che i prodotti venduti in Gran Bretagna manterranno lo stesso prezzo anche nei prossimi mesi, nessun problema per la brexit beauty, si manterrà tutto secondo le regole vigenti in questo momento.

v

Sembra proprio che l’interesse per i prodotti di skincare e di make-up abbia un ottimo riscontro almeno per la clientela inglese che reputa particolarmente importante l’acquisto di creme idratanti, make-up e prodotti di bellezza in generale.

Nulla probabilmente cambierà davvero, l’obiettivo del governo ovviamente è quello di evitare “black hole” ovvero un buco nero nella legislazione e questo sarà raggiunto mantenendo e convertendo la legislazione dell’UE in legge britannica nel tentativo di evitare mancanze e incongruenze. Quello che c’è da dire è che non sappiamo quali saranno i rapporti tra Regno Unito ed Europa in merito al diritto dei consumatori ad esempio o in merito ad al controllo e alla sicurezza dei prodotti che dovranno avere una regolamentazione a sè, non avendo più quella europea. Non c’è bisogno di fare scorta di cosmetici nè per gli europei nè per gli inglesi ma di certo siamo curiosi di capire come si evolverà questa situazione perchè toglieteci tutto ma non la nostra crema antirughe preferita o il nostro rossetto del cuore.

MaZ
Photocredit @kingschurchinternational