Come nasce una “Bella” casa per lei?
Alla base di tutto c’è la personalizzazione che mi richiede che il cliente e con il quale cerco di entrare in empatia per capire. Per questo motivo, la prima cosa che faccio è farmi invitare a cena per conoscere le loro abitudini (la cucina, ci aveva detto poco prima nella presentazione di Hi Home, resta sempre il fulcro di una casa, anche in una casa domotica, N.d.r.). Amo cucinare, ma amo anche mangiare bene, di conseguenza è anche lì che capisco come il cliente vive, quali sono le sue necessità, vedo dove ha sbagliato e che cosa andiamo a migliorare. Cerco di NON fare il mio progetto, sarebbe una cosa sbagliatissima, piuttosto di fare la casa “a loro”, di andare veramente a capire che cosa sono tutte quelle piccole cose che possono rendergli il dopolavoro piacevole.

Una casa personalizzata, dunque, nonostante i tempi di crisi. Varrà lo stesso anche in vacanza?
Non ho mai fatto alcuna differenza tra la casa di città e la casa di vacanza, anzi, quando mi capita di vedere la casa di vacanza del cliente arredata con i mobili della nonna mi viene tristezza: se io vado in vacanza voglio avere anche i piacere della mia dimora di città.

Quali sono le tendenze in fatto di interior decor?
Secondo me, chi fa la scelta della casa di vacanza grandi problemi non ne ha, perché altrimenti si concentra sulla prima casa. Obiettivamente, se una persona si è creata un ambiente gradevole in città lo pensa anche altrove. Io penso anche ai clienti cui abbiamo fatto la casa di città: poco dopo sono arrivati anche alla casa di vacanza, al mare in montagna.

Che ne dice dell’esperienza televisiva?
A me ha amplificato tutto. Ammetto che, grazie a questi programmi televisivi, ho avuto modo di entrare in contatto con persone che, probabilmente, nemmeno loro avrebbero mai preso contatto con un progettista. Abbiamo reso questa figura molto più terrena, e la gente, in questo momento, ha voglia di rendersi la casa molto più gradevole.

Avrebbe pensato di fare l’interior designer in televisione?
No! Mai avrei pensato di finire in televisione, è stato tutto per caso. La televisione è cambiata: oggi non è più generalista me è diventata sempre più tematica. Ormai la gente segue quello che le piace; gli argomenti che interessano sono tutti orientati al “come migliorare”, quindi come migliorare l’aspetto, la casa… C’è tanto fai-da-te e la gente stessa, io lo vedo, è molto più preparata: non è più sprovveduta ma ha voglia di capire che cosa si mette in casa. Questo è un upgrading anche della qualità della vita da parte di una persona che vuole capire sempre di più ed ha voglia di imparare.

Non ha il terrore, da professionista, che poi dopo diventino troppo bravi?
(Ride, n.d.r.) Se accadrà questo, mi inventerò qualcosa d’altro.

Paola PERFETTI

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