Non c’è che dire. Belén Rodriguez negli anni di fidanzamento con Fabrizio Corona non ha soltanto collezionato scandali su scandali e vissuto una vita da ribelle. No. La showgirl argentina è andata letteralmente a scuola dall’ex Re dei Paparazzi, imparando da lui l’arte del sapere far soldi. E’ stato Fabrizio ad insegnarle come sfruttare la sua immagine fino al midollo per potere fare business. Lui che ebbe l’idea di mettere in mostra la di lei farfallina, onde poi creare un marchio che aveva come simbolo il leggiadro animale. Sempre lui che dal carcere lanciava linee di abbigliamento, di T-shirt e mutande.

E da lui Belén ha imparato come si fa. Dopo avere lanciato, infatti, lo scorso anno la sua linea di abbigliamento Imperfect, presentata con una sfilata in pompa magna a Milano e successivamente agli avventori del Pitti di Firenze, ha ben pensato di capitalizzare ancora, mettendo in commercio una linea – che originalità – di bikini. Ci sembra doveroso. Del resto dopo avere mostrato dalle spiagge di Formentera, urbi et orbi, il proprio fisico statuario contenuto a stento da micro costumi da bagno, il lancio della linea beachwear ci pareva doveroso. Vuoi essere cool e appetibile come Belén? Compra un costume Me Fui (questo il nome del marchio).

Niente di più semplice. La collezione disegnata in partnership con la sorella Cecilia – decisamente meno famosa, ma talmente photoshoppata nella campagna ADV da essere intercambiabile con la showgirl – è d’ispirazione argentina. L’idea sarebbe balzata in testa alle due dopo un viaggio in Patagonia dove sono rimaste rapite dai colori e dalle fantasie degli abiti della popolazione locale, che hanno poi riproposto nei loro bikini. I costumi in sé e per sé (in cinque fantasie – mapuche, antuche, perù, guadalupe e rupanco – combinabili tra loro) non sono malaccio.

Quello che inquieta davvero è la campagna pubblicitaria di promozione alla linea. Le due, infatti, si districano con grande disinvoltura tra scatti molto hot e atteggiamenti lesbo chic (oltre che incestuosi). A coronare il tutto arriva un incolpevole e ammusonito Santiago, modello, insieme alla madre seminuda per l’occasione. Non vogliamo dare giudizi, ma esprimiamo certamente la nostra perplessità. Che c’azzecca Santiago in mezzo a seni e sederi al vento? Che c’entra quel bambino con una linea di costumi per adulte?

Un’ultima cosa: i costumi sono disponibili solo in taglia S (che corrisponde ad una 38/40) e M (42/44). Se siete una taglia 46, arrangiatevi.

 

Pinella PETRONIO