Milano Moda Donna parte con un cielo grigio e un sacco di aspettative. Un cielo che con il passare delle ore si è aperto, lasciando intravedere qualche sprazzo di cielo sereno, che sembrava essere di buon augurio. La prima giornata di Fashion Week che ha chiamato a raccolta giornalisti, influencer, buyer e blogger di tutto il mondo ha un protagonista indiscusso. Ancora una volta lui, Alessandro Michele. Il designer su cui in molti, alla nomina come direttore creativo di Gucci, si erano mostrati perplessi sorprende tutti, stagione dopo stagione, acclamato come un dio greco.

Non fa eccezione la collezione proposta per l’autunno inverno 2017 2018 che porta in passerella la linea uomo e la linea donna, che sfilano all’interno di una sorta di incubatrice, dentro sui si muovono lente – anzi lentissime – le creazioni indossate da uomini e donne. Alessandro Michele cita. Oriente, stile british, art decò. Cita anche la maison stessa, foraggiando la sua creatività attingendo all’archivio storico. Si nutre delle più disparate suggestioni e le mette insieme, senza che stonino, rompendo tutti gli schemi che la citazione stessa impone. Il risultato è straordinariamente armonico. Michele è l’alchimista che trasforma in oro tutto quello che tocca. Forgiando nel suo laboratorio magico, con un tocco di pura poesia, tutine completamente logate arricchite da applicazioni tratte dal mondo animale (per lui), abiti sontuosi e ricamati (per lei), tailleur riccamente decorati o stampati (ancora per lei), kimono, cappelli enormi, T-shirt rock, sandali di legno, ombrelli di carta, borchie e camicie con fiocco. Una magia. Stancherà? Forse. Ma certamente non adesso. Adesso è il suo momento.

Certamente meno ornamentale, più pratica, essenziale e funzionale la collezione autunno inverno di Wunderkind, pensata per una donna moderna che non ama gli orpelli, che preferisce le scarpe basse e capi comodi e funzionali. Una donna dalla personalità forte che non teme di attingere al guardaroba maschile, conscia che questo non significhi rinunciare alla propria femminilità: felpe con il cappuccio nelle cui tasche affondare le mani, giacche da uomo, stampe camouflage, ispirazione militare e grunge, si ammorbidiscono negli eleganti volumi di mohair, lana e velluto di seta, diventano femminili se abbinati a gonne sensuali che si aprono con la zip o ad altre romantica e drappeggiate.

Chiude la nostra prima giornata di Milano Moda Donna Francesco Scognamiglio. Il designer partenopeo si ispira ad uno degli animali più eterei e leggiadri in natura: la farfalla. E al volo della farfalla sembrano ispirarsi gli abiti leggerissimi che sembrano respirare ad ogni passo delle modelle, le trasparenze di sete e tulle. Alle ali si ispirano gli inserti negli abiti di velluto, i colli delle camicie e dei cappotti che ne richiamano la forma, punzonati da borchie, le silhouette delle gonne. Allo stesso modo la palette cromatica ne ricorda le sfumature cangianti e brillanti, gli accostamenti di colore tra toni scuri e toni vibranti e accesi.

 

Pinella PETRONIO