Un’icona. La regina incontrastata e indiscussa. Una visionaria secondo molti, una rivoluzionaria secondo tutti. Miuccia Prada è certamente tra le stiliste italiane quella che forse più di tutte può fregiarsi del titolo di Nostra Signora della Moda, l’unica in grado di ribaltare totalmente le regole, non più aspirando al bello come in molti lo intendono o lo intendevano, ma dando vita a quella che è stata più volte definita estetica del brutto, a cui poi in molti si sono ispirati, creando una corrente di moda concettuale, totalmente diversa da quella a cui prima del suo arrivo sulle scene si era abituati.

Chi è Miuccia Prada?

Non semplicemente una figlia d’arte, quindi, né una donna fortunata nata nella famiglia giusta, ma una donna, Miuccia Prada, che ha portato un forte vento di cambiamento, incidendo più di tutti gli altri nel gusto e nel modo di percepire la moda degli ultimi 30 anni, trasformando l’azienda di famiglia in uno dei gruppi di moda più influenti al mondo. Colta e intelligente, eccentrica e ribelle, con una forte passione per la recitazione e un passato tra le file del PCI, Miuccia Prada iniziò la sua scalata al successo nel 1985 quando lanciò – quelli che poi diventarono un iconico marchio di fabbrica – zainetti in nylon impermeabili e resistenti, perfetti per le esigenze delle donne dell’epoca che volevano muoversi liberamente e cercavano comodità e praticità. Una femminista dichiarata che, un po’ come Chanel ai tempi, ha voluto con la sua moda liberare la donna dalla sensualità ad ogni costo, creando abiti non tanto per piacere agli uomini, quanto per piacere a se stesse. Qui sotto trovate le sue citazioni più significative.

Miuccia Prada citazioni

Il brutto è attraente, il brutto è eccitante. Forse perché è più nuovo. Per me la ricerca del brutto è più interessante dell’idea borghese di bellezza. E perché? Perché il brutto è umano. Tocca il lato cattivo e sporco delle persone. Nella moda è qualcosa di scandaloso ma nelle altre forme d’arte è normale: nella pittura e nei film la bruttezza è all’ordine del giorno. Ma nella moda non era così, per questo sono stata tanto criticata, per aver inventato la spazzatura e la bruttezza“.

Non ho niente contro la moda iper-sensuale. Sono contro l’esserne una vittima. Dover essere sexy, è questo che odio. Essere scandalosamente sexy? Questo è ciò che amo“.

Il mondo tende alla banalità“.

Ho sempre amato gli abiti e ancora oggi li amo e penso che non ci sia niente di sbagliato“.

Non approvo tutto ciò che normalmente la gente ritiene possa rendere una donna bella“.

Scelgo sempre di fare l’opposto“.

Quando sono da sola a letto, alle cinque di mattina, penso: “Cos’è che ti importa davvero?“.

Ciò che indossi è come presenti te stesso al mondo, specialmente oggi che i contatti umani vanno così veloci. La moda è un linguaggio istantaneo“.

Non sono interessato a costruire una reputazione per me stessa. Ma mi interessa per quello che rappresenta l’azienda. Credo nel lavoro e nella connessione con il mondo in cui viviamo.
“Quando disegno e mi chiedo quale sia il senso di tutto, penso a qualcuno che sta vivendo un brutto momento nella propria vita . Forse è triste e svegliandosi indossa qualcosa creato da me e si sente meglio. In un certo senso la moda è un piccolo aiuto nella vita di una persona. Piccolo, però“.

Se sono riuscita in qualcosa, è stato rendere il brutto attraente“.

 

P.P.