Con il quinto e sesto episodio, 1992 La Serie è arrivata al giro di boa di questa sua prima stagione – da Sky Atlantic assicurano, comunque, altre “annate”: 1993 e 1994, le cui sceneggiature sarebbero già in fase avanzata – che narra in chiave evidentemente romanzata le vicende che hanno portato nei primi mesi dell’anno allo scandalo di Tangentopoli successivo all’indagine Mani Pulite.
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Nelle due puntate andate in onda ieri sera, tutto sembra essersi azzerato costringendo i protagonisti ad un nuovo inizio in quella torrida estate del 1992. Mentre il mistero di Leonardo, alias Stefano Accorsi, sembrerebbe esserse tornato sullo sfondo, ritroviamo il dipendente di Publitalia ’80 alle prese con una rischiosa scalata al potere fino ad oltrepassare, con fin troppo disinvoltura, i cancelli di Villa Certosa a Porto Rotondo fino al cospetto di sua Maestà il Cav., dopo il momentaneo licenziamento. Sempre più incerto anche il destino di Veronica, interpretata da una Miriam Leone in queste settimane sdoppiata contemporaneamente su Rai1 con La dama velata, che dopo la fine della relazione con un produttore senza scrupoli finisce inevitabilmente a far coppia con un Pietro Bosco, Guido Caprino, sempre più a suo agio in Parlamento e desideroso di aiutare gli ex commilitoni in difficoltà.
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Mentre l’attentato a Borsellino scuote il Paese nemmeno due mesi dopo la tragica scomparsa di Falcone e della scorta, Bibi e Luca, Tea Falco e Domenico Diele, sembrerebbero avvicinarsi fin quando la giovane, convinta anche da inquietanti poteri mafiosi, si insedierà alla guida della Mainaghi Holding e rinuncerà allo sputtamento del padre ormai morto.
