C’è chi comincia a togliere il pannolino solo nelle ore in cui si rimane in casa, ma, anche se questo espediente può sembrare ragionevole, rischia però di confondere il piccolo.

Ovviamente, se uscire significa recarsi in un luogo pubblico i in casa di amici, o intraprendere un viaggio, è preferibile far indossare il pannolino, ma se si va ai giardinetti sotto casa, o a trovare i nonni, perché non rischiare?

All’inizio il bambino si bagnerà, questo è certo, anche per la pigrizia di non voler interrompere il gioco per andare in bagno, ma alla lunga capirà che, per non dover ogni volta dire alla mamma, mortificato, che se l’è fatta addosso, forse gli conviene usare il vasino.

Una cosa è certa: il vasino, o il riduttore, va presentato come qualcosa di bellissimo emagico, ma anche un oggetto da grandi. Dando importanza al bimbo, che sta crescendo e sta diventando sempre più bravo, sicuramente un po’ di curiosità per quell’accessorio nascerà e,si sa, da cosa nasce cosa.

Nel momento in cui si decide di eliminare il pannolino, inoltre, è vietato tornare indietro.

Il bimbo potrebbe, oltre che trovarsi disorientato, anche pensare di non essere capace, e quindi regredire. E a quel punto, diventerebbe difficile tornare sui propri passi!

Quindi, bisogna armarsi di pazienza e di tutti i sorrisi che si hanno a disposizione, oltre che di straccio e di detergente, ma alla fine, quando si starà perdendo ogni speranza, ecco che la sorte girerà e il piccino dimostrerà di aver imparato.

Inutile dire, infatti, che i bambini, anche quando non sembrano ascoltarci, immagazzinano tutto ciò che viene detto loro, ma non è detto che mettano in pratica subito i consigli e gli ammonimenti che ricevono.

Si tratta di una grande conquista per il bambino, e va fatta con l’aiuto amorevole di mamma e papà. E alla fine la ricompensa arriverà, sottoforma di soddisfazione e tanti abbracci per il piccolo campione.

Vera MORETTI

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