Belle le serie TV. Bello il piccolo schermo. Così come anche guardare un film nella comodità della propria casa, al caldo, sul divano, magari con un bicchiere di rosso in mano. Ma il cinema… ah il cinema. L’odore dei pop corn che impregna l’aria di generazioni in generazioni, quelle poltroncine di velluto rosso che potrebbero raccontare storie di amori e di litigi. La fila davanti alla cassa. Cercare il nostro posto a sedere con la luce del telefonino. Correre per evitare di perdere l’inizio del film. I titoli di coda. I commenti all’uscita, seguiti dall’immancabile pizza. Andare al cinema fa bene alla mente e al corpo. E questo lo immaginavamo.

Andare al cinema fa bene alla mente e al corpo

Ma oggi a confermarcelo arriva anche uno studio, condotto dalla Facoltà di Psicologia della University College of London insieme a Vue International per determinare gli effetti dell’esperienza cinematografica in sala per la mente, il corpo e l’umore dello spettatore, individualmente e in gruppo. I dati sono stati presentati al The Space Cinema Moderno di Roma, in occasione del lancio dell’iniziativa Get Lost, che intende dimostrare il valore e il ruolo del grande schermo e della visione in sala.

Get Lost

Perdersi nell’esperienza di un film al cinema e ritrovarsi migliorati nello spirito e nel corpo. Viaggiare lontano con la mente e con la fantasia comodamente seduti sulla propria poltrona, circondati dal suono, a luci spente e di fronte al grande schermo. Una sfida e una missione contro il multitasking, la vita always on fatta di continue distrazioni davanti a display e monitor, tra notifiche, squilli e chat. L’invito a disconnettersi dal mondo e tuffarsi nella magia della sala arriva da The Space Cinema, circuito presente in Italia con 36 multiplex, che lancia oggi il suo film manifesto (Get Lost – Perditi nelle grandi storie) creato da Joint Agency London, in collaborazione con Ridley Scott, che appare anche nel film, diretto da suo figlio Jake.

Get Lost – Perditi nelle grandi storie

A proposito dell’iniziativa, Francesco Grandinetti, General Manager di The Space Cinema, afferma: “Get Lost mostra quanto sia prezioso sapersi perdere in una grande storia. È una fuga dalla routine che arricchisce la quotidianità. Alcune storie sono pensate per essere viste in un solo modo: al cinema, per permettere davvero a chi le guarda di immergersi completamente nei suoni e nelle immagini. Ogni energia, ogni attenzione e ogni investimento di The Space va in questa direzione: arricchire e rendere uniche quelle poche ore fuori dal mondo, lontani dalla realtà. Un messaggio che oggi è ancora più importante che in passato”.

Andare al cinema fa bene alla mente e al corpo, lo dice la scienza

E oltre la magia, c’è anche la scienza a confermare che andare al cinema fa bene alla mente e al corpo. I dati della ricerca condotta dall’University College of London e commissionata da Vue International, suggeriscono tre elementi specifici e particolarmente distintivi dell’esperienza cinematografica: l’attività focalizzata, la socialità condivisa e l’elemento culturale.

Immergersi completamente

Dr Joseph Devlin, Professore di Neuroscienze Cognitive all’UCL, commenta in proposito: “Esperienze culturali come andare al cinema offrono al nostro cervello l’opportunità di dedicare la nostra completa attenzione per periodi di tempo prolungati. Al cinema nello specifico, non c’è altro da fare se non immergersi. La nostra capacità di mantenere la concentrazione e l’attenzione gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della nostra resilienza mentale, perché la risoluzione dei problemi richiede in genere uno sforzo concentrato per superare gli ostacoli, e questo ci rende più produttivi. Le attività con un focus sociale condiviso, d’altra parte, aumentano la nostra creatività, le prestazioni di squadra e il legame con gli altri, ed è stato anche dimostrato che riducono i sentimenti di solitudine e depressione“.

Andare al cinema fa bene alla mente e al corpo, lo dimostrano i test

Allo studio, condotto dalla Facoltà di Psicologia Sperimentale dell’Università londinese, ha partecipato un gruppo di volontari che ha preso parte alla proiezione di un film della durata di due ore indossando dei sensori biometrici, con i quali i ricercatori sono stati in grado di misurare un notevole aumento della frequenza cardiaca dei partecipanti durante la visione: un ritmo equivalente a un’attività cardio leggera. Il monitoraggio ha rilevato anche un progressivo allineamento dei battiti degli spettatori, quasi fino a sovrapporsi per andare all’unisono. I test sulla cute hanno mostrato inoltre che in alcuni momenti più coinvolgenti nella trama si è innescato un aumento dei livelli di eccitazione emotiva.

Perdersi in un film sul grande schermo

Uno dei sintomi della nostra cultura, fissata con lo smartphone, è che ci stiamo sempre più ritirando in esperienze solitarie sui nostri dispositivi. Non sorprende quindi che la solitudine sia una sensazione sempre più frequente in tutte le fasce d’età, specialmente in questi ultimi tempi. Siamo diventati più connessi che mai e il multitasking è diventato la norma. Anche se spesso pensiamo che sia produttivo, tutte le prove dimostrano che in realtà questa attitudine rallenta le prestazioni del cervello e abbassa il QI. Per anni gli psicologi hanno conosciuto gli effetti positivi dell’essere completamente immersi in un’esperienza o in uno ‘stato di flusso’. È riposante e rigenerante per il nostro cervello iperstimolato, esattamente come perdersi in un film sul grande schermo“, aggiunge Tanya Goodin, fondatrice di Time to Log Off e autrice del libro Off, dimostrando che andare al cinema fa bene alla mente e al corpo.

P.P.

(Photo by Felipe Bustillo on Unsplash)