Chi lo dice che ai bambini interessa solo la tecnologia e i videogiochi?
La verità è che tablet e computer hanno sui più piccoli un forte appeal solo se non si offre loro una valida alternativa.

E se, invece di chiudersi in casa, non si decidesse di uscire, genitori e figli, alla scoperta della città?

A volte si è titubanti e dubbiosi, perché si teme che, quello che può interessare ai grandi, finisce per annoiare i piccini, ma spesso si tratta non di cosa ma di come le cose vengono proposte.
E’ vero, però, che non sempre le città sono a misura di bambino e che girare per le strade del centro alla scoperta delle sue meraviglie non sembra proprio un’attività per bambini.

A questo ha pensato Art Stories, un’app che racconta Milano e i suoi monumenti più importanti con linguaggio, racconti ed immagini pensate proprio per i bambini.

L’idea è di due donne, che hanno pensato di regalare anche ai più piccini l’esperienza di avvicinarsi all’arte e alle bellezze storiche con divertimento ed allegria, rendendoli consapevoli della città in cui vivono.

Noi di Bellaweb abbiamo deciso di far loro alcune domande, per conoscere meglio questa bellissima iniziativa.

Art Stories ha il grande merito di raccontare l’arte ai più piccoli. Da dove è venuta l’idea di realizzarla? Nasce dall’esperienza personale o dal desiderio di offrire un servizio che, finora, mancava?
Art Stories nasce da un’idea di Federica Pascotto e Giovanna Hirsch. Durante una vacanza in famiglia hanno iniziato a pensare ad Art Stories: in visita ad un castello, con 4 bambini, nessuna guida, senza aver preparato prima la gita, si sono chieste “e adesso a questi cosa gli raccontiamo?”. Da lì hanno iniziato a ragionare su cosa avrebbero voluto avere in quel momento: uno strumento divertente che raccontasse ai più piccoli l’arte, la storia, il territorio.

Quanto tempo è passato dall’idea originaria alla sua realizzazione effettiva?
Da quel momento in poi abbiamo unito le nostre competenze professionali per realizzarlo e da allora non ci siamo mai fermate: passo dopo passo, dall’idea è nato il prototipo sul Castello Sforzesco di Milano, poi la startup innovativa, intanto sono arrivati i primi contratti e ora Art Stories ha 4 app sull’App Store, una quinta in arrivo e molti progetti in cantiere.

Come funziona Art Stories? Come è possibile usufruire dell’app?
Le nostre app si rivolgono ai bambini dai 4 ai 10 anni, li prendono per mano e attraverso storie ben scritte, illustrazioni originali, recitazione e animazioni divertenti li portano a scoprire musei, monumenti, chiese e castelli. Possono essere utilizzate prima, dopo e durante la visita – dai bambini da soli, in compagnia dei genitori, o a scuola. Quattro app sono per il mercato iOS e una, quella sviluppata per il Comune di Milano è anche per android.

Quante città e quanti monumenti fanno ora parte della vostra iniziativa? Avete progetti nuovi in cantiere?
Finora ci siamo concentrate su Milano. Abbiamo sviluppato una app sul Castello sforzesco, una sul Duomo e una su Palazzo Marino. Da poco è uscita la prima release di una nuova serie dedicata alle attività del MUBA, il museo dei bambini di Milano. Abbiamo molti progetti in cantiere e a breve usciremo con nuove release. Ci piacerebbe anche uscire da Milano e iniziare a raccontare altre città.

Come è stata accolta la vostra startup? Avete avuto un buon riscontro?
Grazie a un bando di Regione Lombardia siamo una startup a vocazione sociale da Febbraio 2015. La nostra startup ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti. Siamo tra le 40 imprese digitali accelerate da Tim #WCAP. Finaliste al Meet the Media Guru digital award. Il progetto è stato selezionato da IC- Fondazione Cariplo.

Un utente che desiderasse vedere inserita nell’app la sua città o un monumento particolare, potrebbe darvi un suggerimento al riguardo?
Abbiamo un nostro piano editoriale, ma siamo anche interessate ad allargare l’orizzonte dei nostri committenti. Se poi, qualche genitore o bambino che usa le nostre app, volesse darci dei suggerimenti e indicarci le proprie preferenze sulle prossime tappe può sempre contattarci via mail o sui nostri social (Fb, Twitter e Instagram), ne saremmo felici!

L’arte interessa davvero i bambini, se raccontata nel modo più adeguato?
Tutto interessa ai bambini se raccontato nel modo giusto, non solo l’arte.
La cosa principale per noi è “creare curiosità” e non inchiodare i bambini al tablet con un gioco ripetitivo. Cerchiamo di progettare app che portino i bambini fuori da casa e fuori dallo schermo. E spesso ci è capitato di sentire racconti di genitori o nonni trascinati al Castello o al Duomo da bambini che volevano verificare se quello che gli raccontiamo esiste davvero!

Fate un bilancio della vostra startup: siete soddisfatte di come sta andando?
Stiamo lavorando sodo e siamo molto soddisfatte di come sta andando, anche se non sono mancati momenti di sconforto. Ma da un’idea inizialmente autofinanziata ne abbiamo fatto una piccola impresa!

Vera MORETTI