Cosa c’è di più bello scintillante e poetico della tavola preparata per accogliere la famiglia riunita per il pranzo ( o la cena) di Natale?

Nulla, ogni anno si aggiunge una decorazione, un piatto, un bicchiere, un centrotavola che contribuirà a raccontare una storia ed ogni anno c’è una nuova tendenza. Il 2015, non abbiamo dubbi è l’anno delle campane di vetro, hanno il pregio di poter decorare la tavola nonostante spazi esigui e, a seconda del contenuto possono essere declinate secondo le stagioni.

Come augurio per tutte le feste, sulla tavola non può mancare il melograno che è simbolo 0839cde6816d0f44573cbc4d7e6a74b9di prosperità sin dai tempi antichi, condividerlo con gli altri commensali è uno splendido augurio di fortuna reciproca.

Le tovaglie più pregiate vanno stirate per le grandi occasioni, meglio se dopo essere state appoggiate sulla tavola, per cui le fiandre, i lini o i broccati che si tengono negli armadi hanno la loro occasione per uscire nella loro veste più scintillante, ma quest’anno va per la maggiore la tavola nuda.

Certo le nostre nonne non avrebbero mai accettato una simile soluzione, ma oggi anche tavole impreziosite da servizi bordati d’oro o platino non hanno paura ad essere appoggiati direttamente su cristalli o legni, unica precauzione, ovvia, il legno: se si macchia è molto difficile poi pulirlo. Quindi se la tavola sarà nuda, almeno il sottopiatto è d’obbligo. E per i colori? Via libera alla fantasia, bianco, rosso, nero, grigio ma anche oro argento po rame. Il servizio a righe o quadretti, quello quotidiano, insomma va lasciato nell’armadio.

I fiori e le candele non possono mancare ma se la tavolata è più rustica qualche pigna può comparire tra un piatto e l’altro, purché pulitissima e lucidata a dovere.

Non resta che lucidare l’argenteria e prepararsi al brindisi!

Silvia GALLI

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