Il giorno della festa della donna coinciderà con l’inaugurazione di una mostra attesissima a Milano, presso Palazzo Reale, proveniente direttamente da Parigi, e precisamente dal Museo d’Orsay.
Si tratta di Manet e la Parigi moderna, una mostra su uno dei maggiori esponenti dell’impressionismo, sicuramente quello più eclettico ed innovativo, dalle idee moderne e visionarie, che traspaiono da tutte le sue opere.

Edouard Manet è stato un artista molto prolifico, tanto da aver prodotto, in poco più di vent’anni, circa 430 dipinti, anche se due terzi sono schizzi, copie ed opere minori o incompiute, ma comunque in grado di rivoluzionare il concetto di arte moderna.

I suoi soggetti preferiti? Natura morta, paesaggi, donne e, ovviamente, la sua Parigi.
Per le sue idee moderne e quasi futuristiche, è quantomeno riduttivo considerarlo unicamente un esponente dell’impressionismo, del quale era indicato come il leader indiscusso, ma che a lui, in realtà, stava parecchio stretto. E infatti, tra il 1874 e il 1886, Manet non ha mai partecipato alle mostre impressioniste ma, al contrario, ha sempre esposto i suoi lavori al Salon, unica sede di cui riconosceva l’autorità.

Le opere esposte nella mostra milanese sono in tutto cento, 55 dipinti, di cui 17 capolavori di Manet e 40 opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot.
Alle opere su tela si aggiungono 10 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.

La mostra è sudduvisa in due macro sezioni: Manet e la nuova pittura e Manet e la Parigi moderna, a loro volta divise in dieci sottosezioni tematiche.
Tra i capolavori di Manet saranno in mostra Lola de Valence (1862), Ramo di peonie bianche e cesoie (1864), La lettura (1848-1883), Il pifferaio (1866), Ritratto di Emile Zola (1868) Il balcone (1868-1869), Berthe Morisot con un mazzo di violette (1872), Ritratto di Berthe Morisot con il ventaglio (1874), Stéphane Mallarmé (1876), La cameriera della birreria (1878-1879).

E noi di Bellaweb non vediamo l’ora di ammirarla.

Vera MORETTI