L’appuntamento era andato male, ma Mark non si era dato per vinto e, invece di piangersi addosso ha pensato bene di creare un nuovo giocattolino. Il giocattolino ora ha due miliardi di utenti mensili e risponde al nome di Facebook. Mark era Mark Zuckemberg.

L’idea era quella di creare un sito dove caricare le foto di tutti gli studenti del college, poi ognuno poteva scegliere la preferita tra due che il sistema sceglieva autonomamente. Questo era Facemash.

Nelle prime 4 ore di attività Facemash attirò 450 visitatori e 22.000 click sulle foto. Il simpatico Mark era, nel frattempo, riuscito ad hackerare i database della maggior parte degli studenti di Harvard ( e non sono pochi)  Il sovraccarico di dati mandò in tilt l’intero sistema.

Facemash venne chiuso e Zuckemberg accusato di infrazione della sicurezza e di violazione della privacy degli studenti e venne punito con sei mesi di sospensione.

Come si dice? Si chiude una porta e si apre un portale…? Non era proprio così, ma il succo è che così nasce Facebook.

Il 4 febbraio 2004  Zuckerberg registra il dominio thefacebook.com e ha inizio la storia del social network più visitato al mondo che ha cambiato per sempre la storia di Internet.

Fin dall’inizio è stato aiutato da suoi colleghi di Harvard che sono anche  tra i co-fondatori della piattaforma: Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes.

L’idea iniziale era quella di lanciare nuova rete sociale dedicata al mondo universitario statunitense. Il successo è  immediato: a fine di febbraio oltre metà degli scritti ad Harvard è registrata al servizio. Nel marzo 2004 Facebook apre ad altre università.

Facebook cresce senza sosta: gli utenti aumentano così come il valore dei ricavi.

Nel 2009  il bilancio di Facebook chiude in attivo: l’idea di Mark Zuckerberg è redditizia e profittevole.

In Italia il boom delle iscrizioni a Facebook è del 2008 e il 18 maggio 2012 Facebook sbarca in borsa. Nella prima giornata di contrattazioni si vendono azioni per 16 miliardi di dollari, non proprio un flop!

Oggi i maggiori problemi di Facebook sono legati alla sicurezza e alla privacy, ma certo non si può dire che dalla sua stanzetta di Harvard il buon Mark non abbia inventato un “oggetto rivoluzionario!

Facebook nasce blu ed è  blu #3b5998 perché  è colore della serenità e della calma, ma anche perché  è il colore che Zuckerberg riesce a percepire meglio in quanto daltonico.

Oggi di Social network ce ne sono davvero tanti, ma Facebook rimane, indiscusso il più famoso, forse perché è l’unico che è riuscito a cambiarsi e a modularsi sulle esigenze degli utenti.

Silvia GALLI