In questi giorni di sole e caldo, con i primi fiori che sbucano dalla terra, a celebrare il freddo che finalmente se ne sta andando, il desiderio di colori e primavera si fa sempre più insistente.

Ma, in quanto a colori, è in atto proprio in questi giorni la festa di Holi, in India, non a torto considerato uno dei migliori festival del mondo.
Cosa succede durante questa festa, che quest’anno cade tra il 13 e 14 marzo? Semplicemente, si lanciano in aria polveri colorate che, ricoprendo qualunque cosa e persona incontrino nel loro volo, rendono tutto spettacolare e mozzafiato.

Trovarsi in India in questi particolari giorni significa essere investiti, letteralmente, da un tripudio di colori, gioia, risate e abbracci, che vogliono celebrare sicuramente l’inizio della primavera, ma ancora di più il trionfo del bene sul male.

Questa coloratissima festa è sentita soprattutto nei paesi a maggioranza induista, come, appunto, India, Bangladesh, Nepal e Pakistan, dove i partecipanti si lanciano addosso acqua e polveri colorate e profumate, chiamate gulal.
Questo gesto si fa per ricordare la mitologia induista: il dio Krishna aveva la pelle scura, era invidioso di quella bianca dell’amata Radha e per questo un giorno le dipinse la faccia con dei colori. Da allora durante Holi le coppie di innamorati si dipingono reciprocamente il viso durante la festa in segno di affetto.

Il lancio del gulal rappresenta il momento clou della festa, ma per le strade, oltre a profumi e colori, si diffondono musica e risate, con balli e canti che culminano nell’accensione di falò, in un momento di condivisione tra vecchi e giovani, uomini e donne, ricchi e poveri.

Vera MORETTI