Mangiare, iscriversi in palestra, struccarsi ogni sera, smetterla di vegetare sul divano, non spettegolare troppo, chiamare ogni sera mamma e papà, non stalkerare più l’ex fidanzato su Instagram. Siamo certe che l’avete detto anche voi che settembre è il nuovo Capodanno, e siamo altrettanto certi che l’avete fatta anche voi una lista di buoni propositi. Bene. Ora fate una cosa. Strappatela e cercate di vivere giorno per giorno senza impelagarvi in epiche imprese che possono lasciare un senso di frustrazione. Strappatela, quindi, e fate una nuova lista: quella di libri da leggere a settembre 2020.

La lista di libri da leggere a settembre 2020 non è pretenziosa e ambiziosa come la to do list settembrina. È una lista amica, che vi promette di farvi trascorrere bei weekend, serene mattine e piacevoli serate. Serate che cominciano a diventare più fresche, in vista dell’autunno, e in cui il connubio casa e relax si fa sempre più stringente.

Noi abbiamo fatto la nostra lista di libri da leggere a settembre 2020, sicuri che possiate trovare anche qualche titolo da inserire nella vostra.

Libri da leggere a settembre 2020

Alessio Torino, Al centro del mondo (Mondadori, PP. 264 EURO 18,50), in vendita dal 15 settembre 2020. Damiano Bacciardi vive con Nonna Adele, il nonno chiuso in un antico silenzio e Zio Vince, detto il Gorilla, a Villa la Croce, che nel borgo poco distante è stata ribattezzata “Villa dei Matti”, lungo uno stradone che si muove nel cuore delle colline marchigiane. Il miele dei Bacciardi, “la manna”, è celebre perché fa ingravidare le donne, così come è leggenda la quercia a cui si è impiccato il padre di Damiano e che è tornata a far foglie dopo dieci anni.

Zio Vince trama per vendere la proprietà a gente che viene da lontano e Damiano se li immagina tutti con la faccia demonica di Trump che ha visto in televisione. Damiano sa di dover difendere Villa la Croce, di dover difendere la memoria della sua sgangherata famiglia e la bellezza talora limpida, talora mostruosa e selvatica, della natura in cui è cresciuto accompagnato da incubi, deliri e ventate di struggente dolcezza. Nonna Adele muore e la prospettiva di vendere si fa sempre più concreta: a quel punto Damiano obbedisce a un impulso sempre più convinto e quando, ultimi, arrivano “gli olandesi” e provano a farla da padroni, un disegno di riscatto si incide come la ramaglia di un albero, potente e severo, nella sua coscienza.

Antonio Pennacchi, La strada del mare (Mondadori, PP. 492, EURO 20,00). In uscita il 29 settembre 2020. Otello, Manrico, Accio, e tutti i figli e le figlie di Santapace Peruzzi e di “zio Benassi”, crescono negli anni del boom economico, mentre Littoria diventa Latina, e si sviluppa si spinge fino al mare, grazie a quella “Strada del mare” per costruire la quale Otello si spezzerà la schiena. Strada del mare che legherà Latina allo scenario splendido e maestoso del Mediterraneo, del lago di Fogliano e del promontorio del Circeo. E che sarà poi percorsa, oltre che dagli abitanti delle paludi pontine, dai grandi nomi della storia italiana e internazionale di quegli anni, tra cui Audrey Hepburn, e John e Jacqueline Kennedy.

Marcela Serrano, Il Mantello (Feltrinelli, PP. 176, EURO 15,00) In uscita il 10 settembre 2020. Il mantello è un libro che nasce da un momento eccezionale della vita della grande scrittrice cilena. La perdita di Margarita, una delle amatissime sorelle, fa vacillare tutto il suo mondo. Ma invece di sfuggirvi, Marcela decide di abbracciare il suo dolore e di dedicarvisi interamente per cento giorni della sua vita. Nell’isolamento della sua casa in campagna, la scrittura diventa strumento di riflessione e introspezione, per mettere ordine nei suoi pensieri e arrivare finalmente ad accettare una realtà nuova, mutilata.

E quelli che all’inizio sono solo appunti sparsi diventano presto un romanzo, per la prima volta in forma autobiografica. Denso di riferimenti letterari, da Philip Roth a Elias Canetti, passando per Philippe Claudel, Brodskij, Freud, Virginia Woolf solo per citarne alcuni, con incursioni nei territori dell’infanzia venate da un garbato umorismo, Il mantello è il racconto delle emozioni e dei sentimenti che ci travolgono quando si perde una persona cara.

Joe R. Lansdale, Jane va a nord (Mondadori, PP. 204, EURO 17,00). Jane ha perso il lavoro in lavanderia a causa di una bustina di ketchup che ha dimenticato di togliere dalle tasche di un capo prezioso e le sue prospettive per il futuro sono decisamente scarse. Come ciliegina sulla torta, la sorella minore, che vive a nord e con cui non va d’accordo, l’ha invitata al suo matrimonio, anche se Jane sospetta che l’abbia fatto sicura che lei non avrebbe partecipato. Questo la rende ancora più determinata ad andarci, ma la sua macchina è un rottame che cade a pezzi, impossibile da utilizzare per un tragitto così lungo.

Inaspettatamente Jane trova una compagna di viaggio particolare, una donna scontrosa e con un occhio fuori uso di nome Henry, che vuole andare a nord per consultare un’oculista in grado di risolverle il problema e che mette a disposizione la sua auto […] Jane e Henry sono assolutamente pronte a partire, come due bizzarre Thelma e Louise. È un viaggio incredibile che, tra furgoncini per il bestiame, un’auto rubata e una decappottabile, segnerà l’inizio di un’amicizia unica.

P.P.

(Fonte Ibs.it)

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