E-mail, note sullo smartphone, chat su whatsapp… è vero che la tecnologia ha velocizzato le nostre vite e reso tutto più  semplice e immediato. Ma è anche vero che ci ha fatto perdere il piacere di scrivere a mano. Di annotare su un foglio di carta o su un taccuino i nostri pensieri, i nostri stati d’animo, le sensazioni. Togliendoci anche il gusto di ritrovarli poi, a distanza di anni, per caso in un cassetto, dove sono rimasti, testimoni di quello che eravamo. E proprio Moleskine – marchio nato nel 1997, riportando in vita i taccuini neri senza nome utilizzati da scrittori e artisti come Vincent van Gogh, Pablo Picasso, Ernest Hemingway e Bruce Chatwin – vuole farci riflettere sul valore che un tratto, uno schizzo, una pennellata possono e devono ancora oggi avere nelle nostre vite. Nasce così Detour, mostra itinerante dei Taccuini d’Autore, che vuole ribadire il valore della scrittura a mano per il pensiero creativo e critico.

Detour, mostra dei Taccuini d’Autore

Nata nel 2006 e promossa da Moleskine e Moleskine Foundation, Detour è molto più di una semplice mostra d’arte: è un’esperienza, che trasporta il visitatore nel cuore del processo creativo, dalla mente dell’artista alla pagina del taccuino. Si tratta di un progetto dedicato alla cultura e alla creatività condivisa e offre un’ampia visione della creatività umana attraverso taccuini decorati, hackerati, trasformati in sculture o in graphic novel, riempiti di note, schizzi, dipinti e disegni.

In mostra artisti provenienti da tutto il mondo

La mostra – esposta alla Pinacoteca Ambrosiana in occasione della Milan Design Week 2024 – ha già conquistato città come Shangai, Parigi, New York, Londra. A Milano saranno esposte oltre un centinaio di opere uniche, realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo, contribuendo a sensibilizzare sul tema della creatività come strumento di cambiamento sociale e diffondere la cultura della condivisione e del dono. Tra gli artisti selezionati: Giorgia Lupi, Antonio Marras, Pascale Marthine Tayou e Joana Vasconcelos.

Detour: la scelta della Pinacoteca Ambrosiana

La scelta della Pinacoteca Ambrosiana per ospitare questa mostra non è casuale: luogo storico milanese, scrigno di arte e cultura, offre uno sfondo perfetto per esplorare in profondità la diversità del pensiero creativo. Mettendolo idealmente in relazione con le più preziose opere custodite in pinacoteca: il codice Atlantico di Leonardo da Vinci e il cartone di Raffaello, testimonianze eccezionali della potenza delle idee tracciate a mano, che siano disegni o scritti.

Nuovi punti di vista sulla contemporaneità

La più grande raccolta di taccuini d’autore del nostro tempo aprirà nuovi punti di vista su una contemporaneità sempre più complessa e variegata: le pagine dei quaderni saranno dunque riempite di pensieri, schizzi, immagini, realizzati appositamente da artisti e designer, architetti e musicisti, filmmaker o filosofi, che trasformeranno – attraverso il proprio segno e la propria voce – le pagine dei taccuini Moleskine. Diventando qualcos’altro.

Detour, “una celebrazione della diversità e della creatività umana”

La mostra, visitabile fino al 14 maggio 2024, vuole essere “una celebrazione della diversità e della creatività umana”, come afferma Daniela Riccardi, CEO di Moleskine. “Ogni taccuino – prosegue – racconta una storia unica, riflettendo il background e la visione dell’artista che lo ha creato. Siamo entusiasti di portare questa straordinaria mostra a Milano, una città che incarna perfettamente lo spirito dell’innovazione e della creatività”.

P.P.