“Ottobre, oggi è arrivato ottobre col suo cappotto nero e piove sulle finestre dove milioni di persone sole vanno avanti e indietro in cerca del presente“, cantava Cesare Cremonini in maggese. Ma ottobre non ha solo un cappotto nero. Ottobre ha tanti altri colori e vive di momenti di trascurabile felicità. Zucche arancioni, foglie secche di ogni tonalità di giallo e rosso scuro, tazze di tè bollenti, il conforto del plaid sulle gambe, la bellezza di rientrare a casa dopo il lavoro, togliersi le scarpe, sdraiarsi sul divano e bere un bicchiere di vino rosso, una lista lunghissima di libri da leggere ad ottobre.

Tra questa lunghissima lista di libri da leggere ad ottobre, con molta fatica, siamo riusciti a selezionare i nostri preferiti, da cui potrete prendere spunto per il vostro shopping in libreria

Libri da leggere ad ottobre 2020

Ginny Chiara Viola, Oroscopo personale 2021 (Rizzoli, PP. 352, EURO 13,50). Parlando di libri da leggere ad ottobre non possiamo non partire dall’ultimo nato della nostra astrologa del cuore, Ginny Chiara Viola, blogger di Una parola buona per tutti, nonché oroscopista in un minuto su instagram, nonché donna di eccezionale empatia, che riesce a spiegare in maniera estremamente semplice le complessità delle stelle e dei cicli lunari.

“Cosa significa che sarà l’anno dell’Acquario?” vi starete domandando, forse ancora provati dal 2020, anno del Capricorno. Lo spiega Ginny, nel suo usuale stile che combina ironia, rigore e precisione: vuol dire che le caratteristiche dell’Acquario domineranno nelle nostre vite, quindi dovremo mettere in conto cambiamenti grandi e piccoli, sereni e inaspettati, oltre a tanta voglia di libertà. Ginny, con il suo oroscopo dettagliato e ragionato segno per segno (anzi, decade per decade!), ci aiuterà ad affrontarli e a uscirne vincitori, in amore, salute e lavoro. Perché – come illustra nella seconda parte del volume – non ci sono transiti (il famigerato Saturno Contro) né congiunture sfortunate che dobbiamo mai temere: si tratta solo di capirli per reagire con le nostre migliori risorse. Non sono le stelle a decidere di noi! Siamo noi che dobbiamo imparare a leggerle per guidare la nostra vita!

Tea Ranno, Terra Marina (Mondadori, PP. 288, EURO 18,50). È la sera della vigilia di Natale e Agata, che in paese tutti chiamano la Tabbacchera, guarda il suo borgo dall’alto: è un pugno di case arroccate sul mare che lei da qualche tempo s’è presa il compito di guidare, sovvertendo piano piano il sistema di connivenze che l’ha governato per decenni e inventandosi una piccola rivoluzione a colpi di poesia e legalità. Ma stasera sul cuore della sindaca è scesa una coltre nera di tristezza: è il suo quarto Natale senza il marito Costanzo, che oggi le manca più che mai. E, anche se fatica ad ammetterlo, non è il solo a mancarle: c’è infatti un certo maresciallo di Torino che, da quando ha lasciato la Sicilia, si è fatto largo tra i suoi pensieri.

A irrompere nella vigilia solitaria di Agata è Don Bruno, il parroco del paese, con un fagotto inzaccherato tra le braccia: è una creatura che avrà sì e no qualche ora, che ha trovato abbandonata al freddo. Sola, livida e affamata, ma urlante e viva. Dall’istante in cui Luce entra in casa Tabbacchera, il dolore di Agata si cambia in gioia e si trasforma in una giostra. Di risate, lacrime, amurusanze, tavole imbandite, ritorni, partenze e sorprese, ma anche di paure e dubbi: chi è la donna che è stata capace di abbandonare ai cani il sangue del suo sangue? Starà bene o le sarà successo qualcosa? Cosa fare di quella picciridda che ha già conquistato i cuori di almeno sette madri e cinque padri?

Simonetta Agnello Hornby, Piano nobile (Feltrinelli, PP. 352, EURO 19,00). Tra i libri da leggere ad ottobre 2020, in uscita il 15. Palermo, estate 1942. Nel suo letto di morte, il barone Enrico Sorci vede passare davanti agli occhi la storia recente della sua famiglia. Vede la devozione della moglie, le figlie Maria Teresa, Anna e Lia, i figli Cola, Ludovico, Filippo e Andrea, ma vede anche i bastardi, e nel contempo il destino di una città che a cavallo del secolo splende di opportunità e nuova ricchezza, con i treni che arrivano carichi di merci. Poco prima di morire il barone ordina che la notizia del suo trapasso non venga annunciata subito e infatti, ignari, i parenti si radunano intorno alla grande tavola della sala da pranzo per un affollatissimo simposio che si tiene fra silenzi, ammicchi, tensioni, battibecchi, antichi veleni, nuove ambizioni.

È come se il piano nobile di palazzo Sorci fosse il centro del mondo, del mondo che tramonta e del mondo che sta arrivando, carico di speranze ma anche di una nuova e più aggressiva criminalità. Cola, per espressa volontà del padre, siede al posto del capofamiglia. E suo è lo sguardo con cui si aprono le nuove vicende. Dopo di lui prendono la parola tutti i personaggi che più da vicino sono coinvolti con il destino della famiglia. Uno dopo l’altro portano testimonianze, visioni, memorie che si avviluppano, come in una spirale di fatti e di passioni, intorno all’accadere che segna Palermo dal 1942 fino all’aprile del 1955. Nelle pieghe della famiglia Sorci si consumano amori, fughe, passioni, ribellioni, rovine. E tutto fluisce, incessante.

Cristina Caboni, Il Profumo sa chi sei (Garzanti, PP. 272, EURO 18,60). Per Elena i profumi sono tutto. Sono il suo modo di leggere il mondo che la circonda e non l’hanno mai tradita. A Parigi, le sue cre­azioni personalizzate sono richiestissime, per­ché solo lei sa guardare in fondo alle persone e trovare l’essenza giusta. È la sua vocazione, e lei è felice che sia così. Per questo, quando un giorno, all’improvviso, perde la capacità di creare, la sua vita si trasforma in un in­cubo. La magia dei profumi sembra svanita. Proprio allora le arriva una proposta dall’ulti­ma persona da cui se la sarebbe mai aspettata: Susanna, sua madre, che non è mai riuscita a volerle bene e che ha creato in lei un vuoto incolmabile.

La donna le chiede di accompa­gnarla in un viaggio partendo da Firenze e dal palazzo delle Rossini, le antenate da cui Elena ha imparato tutto quello che sa. Vuole portarla con sé in Giappone perché nel paese dei fiori di ciliegio l’arte profumiera è guidata dalla semplicità e dalla purezza. Per poi farsi trasportare dalla potenza delle rose attraver­so l’India e fino a Ta’if, in Arabia Saudita, dove il Fiore del Re è tradizione e sacralità. Una strada alla ricerca di ciò che Elena teme di aver smarrito. Una strada che profuma di fiori e incenso. Ma per Elena questo viaggio significa qualcosa di più, perché l’avvicina a una risposta che cerca da anni. Perché il pro­fumo è il sentiero da seguire, ma solo quando capiamo chi siamo davvero possiamo appro­dare alla nostra meta e toccare con mano la nostra pura essenza.

 

P.P.

(Fonti ibs.it, Rizzoli.it, Mondadori.it, Garzanti.it)

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