La sessualità femminile è un universo estremamente sfaccettato e per nulla semplice da analizzare e comprendere. La voglia di fare l’amore, da tutto il mondo considerata un normale bisogno all’interno della coppia, può invece scomparire per le cause più disparate.

Prima fra tutte la stanchezza. Che sia fisica o mentale, che derivi dal lavoro, dallo studio o dagli impegni familiari, spesso è il motivo scatenante del calo del desiderio femminile. Le donne infatti, precise e meticolose, amano donare tutte se stesse all’interno del rapporto sessuale. Se sono schiacciate dalla fatica fisica, ma molto più spesso da quella mentale, se i loro pensieri sono soffocati da problemi, to-do-list, impegni ed esercizi mnemonici, perdono l’attrazione e si ritrovano svuotate dalla scintilla sessuale.

Questo vuol dire che bastano pochi giorni di vacanza a recuperare la libido perduta? Assolutamente no, perché non sempre il motivo è solo la spossatezza quotidiana, e spesso anche le ferie possono generare ansia e problemi organizzativi.

Alle volte il calo del desiderio è determinato dalla routine, anche a livello sessuale (la cosiddetta “mancanza di stimoli”), altre dalla mancanza di attenzioni affettive in momenti delicati. La mente femminile ha un adattamento particolarmente lento e registra tutto, salvo poi tirarlo fuori a distanza di troppo tempo perché la causa ne sia facilmente comprensibile. Se la donna attraversa lunghi periodi di stress durante i quali il compagno non le dona coccole e attenzioni a sufficienza, il calo del desiderio può affiorare anche a distanza di settimane dalla risoluzione.

Un’altra motivazione possibile è la mancanza di intesa mentale col partner: progetti discordanti, necessità incompatibili, interessi non condivisi… Tutto quello che diminuisce l’attrazione cerebrale, nella donna appiattisce l’eros.

Queste sono solo alcune delle cause più comuni di mancanza del desiderio, ma dare la colpa alla relazione che non va è troppo semplice e poco efficace… La voglia di fare sesso col proprio partner è direttamente proporzionale all’amore che si prova, non verso l’altro, ma verso se stesse. Quando diminuisce bisogna provare a concentrarsi su di sé e a chiedersi: cosa c’è che non va? Perché non riesco ad amarmi? Cosa non mi piace di me? C’è qualcosa che mi sta creando dolore in qualche ambito della vita? Mi sento all’altezza della relazione che sto vivendo?

Rimanere centrate su se stesse è la chiave che apre la porta del piacere (sessuale e non): amarsi è il primo passo per godersi appieno tutto quello che la vita ci propone. Compreso il sesso.

Erika POMPILI

 

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