L’Associazione Calligrafica Italiana organizza, per celebrare il venticinquesimo anniversario dalla sua fondazione, due giornate di interessanti incontri sul tema della scrittura a mano.

In un’epoca di computer, smartphone e tecnologia sempre più all’avanguardia, si ritorna dunque all’antico, a quando usavamo carta e penna per scrivere, prendere appunti e fissare appuntamenti?
Ma, forse, non è un ritorno al passato quanto, piuttosto, la riscoperta di un’abitudine che fino a poco tempo fa era una prassi comune e che ora si sta perdendo quasi del tutto.

ACI, dunque, vuole radunare chi non vuole abbandonare l’idea della scrittura a mano, a cominciare dagli esperti del settore, ovvero di coloro che della scrittura a mano fanno una professione.
Per la prima volta calligrafi, graphic designer, artisti, storici, professori, autori, ricercatori italiani e internazionali si riuniranno per delineare lo stato attuale della scrittura a mano e le ipotesi e le pratiche della scrittura che verrà.

I temi trattati durante le giornate del 25 e 26 novembre, dunque, partiranno da alcune domande chiave sulla scrittura e il suo futuro, a cominciare dal suo destino, se davvero col tempo è destinata a scomparire e perché, invece, dovrebbe sopravvivere.

Tra le personalità che interverranno, Ewan Clayton, calligrafo inglese conosciuto in tutto il mondo, autore del noto libro “Il filo d’oro”, che rifletterà sul futuro della scrittura come pratica somatica; lo storico della scrittura e socio fondatore di ACI Francesco Ascoli parlerà invece del perché scrivere ancora a mano; Brody Neuenschwander, noto text artist americano che vanta tra le sue collaborazioni nomi come Peter Greenaway, parlerà dello stato dello scrivere nel mondo.

Angela Webb, presidente della National Handwriting Association, Anna Ronchi, calligrafa, docente e socia fondatrice di ACI, Adriana Paolini, docente di codicologia, affronteranno invece l’impatto che la scrittura ha sui bambini e su come la praticano a scuola, mentre la calligrafe e docenti Alex Barocco e Monica Dengo parleranno di quanto interessa ancora ai giovani scrivere a mano.

Il professore Benedetto Vertecchi si occuperà di sviluppo cognitivo in relazione alla scrittura, mentre l’ottico optometrista Giorgio Bollani di corretta prensione e postura per poter scrivere agli altri chi si è veramente.
Infine il calligrafo, docente e socio fondatore di ACI Giovanni de Faccio tratterà la scrittura come ponte tra mente e cuore; Luca Barcellona la calligrafia contemporanea e la riscoperta di quest’arte nella comunicazione visiva attuale.

Ma non si tratta solo di assistere ad incontri e dibattiti, perché l’occasione è ghiotta anche per vedere all’opera calligrafi e maestri ai quali domandare i trucchi del mestiere. I relatori e i membri dell’ACI si cimenteranno con dimostrazioni pratiche sui vari stili di scrittura, per svelare le loro abilità manuali e rispondere alle curiosità del pubblico sulle tecniche dell’arte della bella grafia.

Inoltre, l’Archivio di Stato di Milano metterà a disposizione dei visitatori i suoi tesori, che potranno essere ammirati con visite guidate gratuite, come documenti che coprono più di mille anni di storia della scrittura, quali papiri romani, attestazioni medioevali, breviari in scrittura cancelleresca del Quattrocento e molto altro.

Vera MORETTI