L’aumento di peso deve essere monitorato per diversi motivi: un  aumento eccessivo può diventare un problema al momento del parto, inoltre in  gravidanza è uno dei fattori di rischio per il diabete gravidico ed ancora, è molto difficile tornare in forma dopo la nascita del bambino.

Non è vero però, che il periodo della gravidanza sia un periodo di rinunce, ci si può concedere qualche peccato di gola, ma come sempre, con moderazione, a questo proposito è importante sapere che, di norma, l’aumento di peso consigliato in gravidanza varia  tra 10  e i 12 kg, ma sempre secondo il parere del medico.

Quindi come si fa a non eccedere?

Innanzi tutto è meglio consumare più spuntini durante la giornata piuttosto che esagerare a pranzo o a cena, scegliere frutta o verdura – sempre naturalmente ben lavata o sbucciata- piuttosto che merendine o snack confezionati, bere almeno un litro d’acqua al giorno e ridurre il sale che favorisce il ristagno dei liquidi e quindi la cellulite.

Da uno studio condotto in Irlanda si evince che  le mamme che consumano carboidrati “buoni”, ovvero con un basso indice glicemico (IG), tendono ad ingrassare molto meno delle altre. Il consumo di carboidrati a basso IG i, quelli integrali e il riso infatti, impedisce che nel sangue si verifichino “altalene” glicemiche  dando una sensazione di un maggior benessere ed una minore predisposizione all’aumento ponderale.

Se una volta ogni tanto  però, la voglia è quella di un fritto o di una torta alla panna, almeno in gravidanza peccare si può, ma poi si deve compensare con una bella passeggiata o qualche piano di scale, ma sempre e soltanto se il ginecologo lo permette.

 

Silvia GALLI

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